Cane folgorato dalla corrente in via Gallina, altri due casi a Como e a Cesano Boscone

A causarne la morte una dispersione d’energia che ha alla base dei cavi ammalorati e non correttamente isolati, e che può essere fatale per gli animali

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La neve, l’acqua, fili dell’energia elettrica consunti: un mix mortale non solo per il cane dell’industriale bareggese morto folgorato lunedì poco dopo le 13,30 in via Gallina, davanti alla palazzina che ospita l’ufficio postale.

Non dovrebbe succedere perché questi impianti vengono opportunamente isolati, ma quasi certamente la mancata manutenzione e il deterioramento dei materiali col passare del tempo possono causare delle dispersioni di energia elettrica, letale se ci si inoltra senza protezioni, come appunto possono essere le zampe di un cane.

In poco più di ventiquattr’ore per le stesse cause sono morti tre cani. Poche ore dopo l’episodio di Bareggio si è verificata la folgorazione di un cucciolo di Beagle a Como, nella zona del Monte Olimpino. A causare la dispersione pare siano stati dei cavi elettrici scoperti in un pozzetto d’ispezione di un palo della luce.

Martedì nel tardo pomeriggio un altro cane è morto a Cesano Boscone, a pochi chilometri di distanza da Bareggio, in via Roma. In questo caso un uomo era uscito da casa per far fare una sgambettare i suoi due cani approfittando del tempo un po’ più clemente.

Dopo essere finito con le zampe in una pozzanghera uno dei cani, un levriero, è morto folgorato. L’altro cane, che aveva solo una zampa nella pozzanghera, è stato salvato dal pronto intervento, provvidenziale è il caso di didire, del suo proprietario.

Giovanni Chiodini

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