
In tempi di Covid-19 il campus estivo perfetto è in mezzo la natura. E così si è organizzata la Canottieri San Cristoforo. È partito ieri il centro estivo della società sul Naviglio Grande, e andrà avanti anche nel mese di agosto "perché capiamo le difficoltà che hanno i genitori in questo momento – spiega il responsabile della Canottieri San Cristoforo, Moreno Fiore –. In molti hanno usato le ferie" durante il confinamento "e in agosto dovranno lavorare, così noi penseremo ai loro figli".
La location è appena fuori Milano, sul lago Santa Maria, dove i bambini e ragazzi possono partecipare alle tantissime iniziative organizzate per loro dalla società: canoa, sup, voga veneta, ping pong, pesca, maneggio e piscina. Durante la settimana i ragazzi sono seguiti sempre dagli operatori. La giornata inizia presto: dalle 8 alle 9 l’accoglienza, poi partono le attività; alle 12, per la pausa pranzo, c’è il ristorante “La Dama del Lago”, dove i ragazzi ogni giorno mangiano un pasto differente; tra le tante proposte il fritto misto, la pizza e l’hamburger. Dopo l’ ”abbuffata” è prevista un’ora di pausa prima di rincominciare con le attività. Dalle 16.30 alle 18 i genitori possono andare a riprendere i figli, non prima che questi abbiano fatto merenda.
Inizialmente gli organizzatori avevano ipotizzato anche a un momento per lo studio, "ma i genitori ci hanno chiesto almeno per questi giorni di lasciarli giocare e correre – racconta Fiore -. È stata una sofferenza per loro rimanere chiusi in casa tutto questo tempo, li capisco pienamente". Il numero di bambini e ragazzi che partecipano alle attività non è alto: tre gruppi di sette e uno di dieci rispettando le norme previste, questo perché "in caso di brutto tempo gli spazi non possono ospitare più persone". La Canottieri non nasconde le difficoltà incontrate per allestire il centro estivo: "Eravamo demoralizzati, non sapevo più cosa rispondere ai genitori e ai nostri operatori. Ogni giorno arrivava una notizia differente sulle riaperture e i documenti da compilare sono stati tantissimi, però ce l’abbiamo fatta – racconta soddisfatto il responsabile –. Il comune di Buccinasco ci ha dato anche il suo patrocinio".
Tra le attività per i ragazzi sono previsti anche l’orto, il volano, visite naturalistiche e su prenotazione. E "il Giovedì del Corsaro": una notte in tenda con grigliata e gran falò. "Speravamo di mettere anche le api ma sfortunatamente non è stagione, sarà per l’anno prossimo", continua Fiore. "Abbiamo lo sport e l’avventura, i ragazzi con noi si sentono anche esploratori – scherza Simone Lunghi –, abbiamo un lago da scoprire, terre da conquistare. Giochiamo ai pirati e a sbarcare in mezzo al lago". Le numerose attività sportive permettono ai ragazzi di indossare poche volte le mascherine, ma se in un momento morto qualcuno provasse a levarla, perderebbe dei punti: "Abbiamo organizzato delle sfide a punteggio, togliersi la mascherina quando non si deve ha una grave penalità – spiega la referente del campus, Tia Pagano -. Con un gioco li sensibilizziamo".
È la prima volta per il camp estivo per i bambini dai 6 ai 15 anni della Canottieri San Cristoforo: "Eravamo già pronti dal primo di giugno, non abbiamo fatto altro che aspettare il via libera dal governo – dice Fiore -. Il telefono continua a suonare, tantissime famiglie ci cercano; sfortunatamente non abbiamo posto per tutti, è sempre un dispiacere non poter accontentare tutti". Le attività del campus e del ristorante si coniugano e vanno a supportarsi a vicenda: "Abbiamo riaperto il 25 maggio, il momento non è facile – racconta il proprietario del ristorante, Massimo Cristina –. Ci prendiamo cura dei bambini e speriamo nel ritorno della clientela, si lavora di più il fine settimana". L’inizio "è stato meno peggio del previsto - conclude Pagano -: inizialmente non ero convinta. I bambini però sono entusiasti e le piccole difficoltà come le mascherine si sono superate tranquillamente, trasformiamo tutto in un gioco con un sorriso".