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Camaieu, licenziati i dipendenti "Così avremo la Naspi"

Per loro il licenziamento è, paradossalmente, una boccata d’ossigeno. Consentirà almeno di prendere la Naspi, l’indennità di disoccupazione, dopo due mesi senza stipendio.

La catena francese Camaieu, fallita e affidata dal Tribunale di Milano al curatore fallimentare Antonino Ficalora, ha licenziato infatti i 139 dipendenti a tempo indeterminato dei punti vendita in Italia che erano rimasti sospesi in un limbo. I negozi sono chiusi dal 30 luglio, quando il gruppo francese se ne è andato dall’Italia lasciando una "scatola vuota". Una sorte analoga è toccata ai dipendenti francesi della società, fondata nel 1984 e specializzata nell’abbigliamento femminile. Un impero formato da un migliaio di punti vendita in 18 Paesi, fra cui 44 in Italia, punti di riferimento in vie dello shopping e centri commerciali, crollato sotto i colpi della crisi. Per i dipendenti l’unica strada è stata quella del licenziamento per cessazione dell’attività, senza alcuna misura di accompagnamento all’uscita ma solo la Naspi come paracadute.

A.G.