
Caldo record a Milano e in Lombardia ma anche in città le temperature notturne possono anche variare di 3 o 4 gradi
Milano, 28 giugno 2025 - Saranno ancora giorni di temperature elevatissime e di notti bollenti ma quali sono le zone più calde di Milano e della Città Metropolitana? In alcuni casi si parla anche di 3 gradi in più rispetto alla media.
- Il portale da consultare
- Basta un click
- Le isole di calore
- Le tre mappe
- Differenze di tre gradi tra zona e zona
- Calore notturno

Il portale da consultare
Si può scoprire grazie al portale Territori resilienti, messo a punto dalla direzione Ambiente e Tutela del Territorio dell’ente di area vasta,. Sono stati collezionati i dati, provenienti dai satelliti Landsat 8 e Modis Aqua e Terra della NASA, relativi alle notti più calde degli ultimi 4 anni, fissando una temperatura notturna media minima: le variazioni positive rispetto a tale temperatura di riferimento sono definite anomalie termiche.
Basta un click
La piattaforma, che rappresenta le anomalie termiche e i valori di runoff (ruscellamento) - spiega Città metropolitana -, è stata sviluppata tramite il sistema Decimetro, messo a punto dalla stessa Città Metropolitana di Milano, ed è facilmente consultabile con un clic: chiunque può visualizzare i dati, interagirci mediante query guidate, salvare e scaricare le informazioni, anche su mobile.
Le isole di calore
In vista dell’ondata di calore prevista per oggi e domani, la piattaforma vi permette di individuare le isole di calore del territorio, i punti in cui trovare un po’ di refrigerio, ma permette anche di avere un quadro della popolazione sensibile.
Le tre mappe
- Anomalie termiche – Evidenzia le isole di calore, ossia aree urbane in cui il caldo si disperde con maggiore difficoltà: dalla mappa emerge come le maggiori isole di calore si concentrano in zone meno permeabili, più pavimentate, urbanizzate e lontane da parchi, mentre la temperatura scende in prossimità di zone boschive. Nei parchi della città metropolitana il valore è zero, ossia non ci sono anomalie e si usa come valore di riferimento. Non troviamo refrigerio, però, diversamente da quanto immaginabile, vicino a laghi o serbatoi d’acqua come idroscalo, perché tendono di notte a rilasciare il calore accumulato di giorno.
- Popolazione sensibile – Persone al di sotto dei 9 anni e al di sopra dei 70 nel territorio metropolitano.
- Indice di rischio – Rapporta la popolazione sensibile rispetto alla presenza di anomalie di calore; individua le sezioni con un’alta densità di popolazione sensibile nel cui territorio le isole di calore risultano maggiormente significative. Il dato è espresso da 1 a 5 dove 5 è la classe in cui il rischio è maggiore nella Città metropolitana di Milano. La mappa dell’analisi del rischio mostra come siano 316mila le persone più esposte e sensibili per un rischio da 3 a 5; 125mila si se considera la fascia di rischio 4-5. Spesso l’incidenza è in zone periferiche del capoluogo o della prima cinta milanese, mentre non emerge in zone industriali o più legate al terziario dove non risulta risiedere un’alta percentuale di popolazione sensibile.

Differenze di tre gradi tra zona e zona
Alcune simulazioni, effettuate tramite i sistemi, evidenziano che: in media la temperatura notturna è mediamente più alta di 2,2 gradi in più nelle zone urbane, con picchi di quattro gradi a Milano (piazza Repubblica e piazza Duomoe nella prima cerchia e livelli tra + 2 e +1 gradi, man mano che si esce dal capoluogo; sovrapponendo la mappa delle isole di calore, con quella dell'albedo (potere riflettente di una superficie), si evince come le zone urbane, più pavimentate e meno permeabili siano anche quelle in cui si concentrano le isole di calore più intense. Se, quindi, si può dire che in questo e nei prossimi mesi farà molto caldo, nella Città metropolitana di Milano, a causa delle isole di calore, possiamo ugualmente affermare che non farà caldo allo stesso modo ovunque, specialmente di notte.

Calore notturno
Perché è importante studiare l’isola di calore notturna? Perché di notte ci si aspetta che il nostro territorio, non essendoci irraggiamento diretto del sole, si raffreschi velocemente. Questo succede in maniera efficace nelle aree aperte e piene di verde (che di notte sono più fredde anche di 6 gradi rispetto al giorno), mentre le superfici urbane di notte continuano a rilasciare il calore assorbito durante il giorno, mantenendo le temperature elevate (a volte la differenza di temperatura tra giorno e notte in città è anche inferiore ai 2 gradi) e riducendo il raffrescamento notturno, il che può portare a ondate di calore più intense e prolungate, con impatti negativi sulla salute, specie per le fasce più vulnerabili.