
Il castagnatt diventato una star (Newpress)
Milano, 4 marzo 2016 - Metti una star in viaggio a Milano, un sacchetto di caldarroste e una pioggia di “like” a una foto su Internet ed ecco che i fratelli Francesco e Saverio Mercurio e il loro camioncino di castagne arrosto lungo corso Vittorio Emanuele sono diventati famosi dall’altra parte del mondo, in Cina. Tutto inizia qualche giorno fa, in piena settimana della moda. È pomeriggio, un giovane cinese, uno dei tanti turisti che fanno tappa dagli ambulanti che punteggiano lo struscio di Milano, si ferma al camioncino di Francesco, all’angolo con via Santa Radegonda, vicino alla Rinascente e al cinema Odeon. Snello, avviluppato in un cappotto nero di pelliccia, indosso occhiali da sole e un Borsalino, il ragazzo ordina un sacchetto di caldarroste. Francesco, 42 anni, per tutti “Franchino”, lo serve, con il classico doppio sacchetto degli ambulanti di Milano, «uno per le castagne – spiega – e uno per le bucce. Faccio sempre il gesto per spiegare a cosa serve». Quello che Francesco non nota è che un telefonino immortala tutta la scena e in particolare la busta di carta marrone, con il logo del camioncino. Perché quel giovane è tutt’altro che un turista qualunque: è Huang Xiaoming, 38 anni, modello, attore e cantante cinese.
Una star amatissima in Oriente, non solo in madrepatria, ma anche a Taiwan e Hong Kong. Ha all’attivo 31 film e due in arrivo sui grandi schermi quest’anno, 24 lungometraggi per la televisione, due cd, un fidanzamento coronato in matrimonio da prima pagina lo scorso ottobre con la modella, attrice e cantante Angelababy, e un passato come testimonial di Gucci in Asia. Un pedigree, insomma, che su Weibo, il Twitter cinese, vale oltre 45 milioni di seguaci. Ed è proprio sul profilo Weibo di Huang Xiaoming che finiscono le foto scattate a Milano, con un post che esalta l’idea italiana: se la cura dell’ambiente parte dai piccoli passi, osserva l’attore, la doppia busta di caldarroste è un modo semplice per evitare di sporcare per terra. «Dobbiamo imparare», dice la star. E giù «mi piace», a botte di 250mila, 320mila like per ogni post.
Il risultato è che il caldarrostaio di Milano diventa una celebrità in Cina. A sua insaputa. «Qualche giorno dopo una mia amica di Taiwan mi ha avvertito», spiega. Tanto che tra i turisti cinesi di passaggio a Milano scoppia la caldarrosta-mania. Rigorosamente al chiosco dei fratelli Mercurio. «E tutti copiano la sua foto – spiega Francesco –. Soprattutto quella del doppio sacchetto». Il passaparola è così veloce sul web che, tempo pochi giorni, un ragazzo sposato con una cinese si presenta al chiosco con un foglio, dove sono riprodotte le foto di Huang Xiaoming e alcune scritte in mandarino. «Le caldarroste più buone di Milano», recita il titolo. Per i fratelli Mercurio, che vivono a Bresso, non è la prima volta che l’Oriente si appassiona al loro banchetto. Eredi dell’attività del papà, hanno chiamato il chiosco «Kurì», che in giapponese significa «castagna». Un nome che era valso un trafiletto su un magazine del Sol Levante. Ora la fama in rete. «Faccio questo lavoro da vent’anni. Siamo aperti sette giorni su sette, dalle 10 alle 10 – spiega Francesco –. È una soddisfazione, mi piacerebbe ringraziarlo di persona».