ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Caffè e chiacchiere con i clienti. Lorenzo, ragazzo autistico serve al bar dell’oratorio

San Giuliano, la madre del quindicenne: "Lo vedo motivato, si ferma anche oltre l’orario". La terapista Paola Giorgi: un’esperienza formativa a 360 gradi, è questa la vera inclusione.

Caffè e chiacchiere con i clienti. Lorenzo, ragazzo autistico serve al bar dell’oratorio

Caffè e chiacchiere con i clienti. Lorenzo, ragazzo autistico serve al bar dell’oratorio

"Quello che mi piace di più? Riordinare i pacchetti delle patatine". È una bella storia d’inclusione quella che arriva da Sesto Ulteriano, dove Lorenzo Brugnano (nella foto), un ragazzo che presenta un ritardo cognitivo con tratti autistici, lavora come volontario nel bar dell’oratorio San Marziano. Sotto la regia di un gruppo di terapisti e col supporto delle volontarie Paola, Carla e Simona, presenti a rotazione nel bar, l’adolescente, che compirà 16 anni a maggio, serve caffè, gestisce la cassa e interagisce coi clienti. "Un messaggio positivo anche per le persone che frequentano l’oratorio", assicura il parroco, don Paolo Cantù.

Di mattina il 15enne frequenta il centro professionale di Cascina Biblioteca a Milano, dove impara a lavorare il legno, mentre per due pomeriggi alla settimana veste i panni del barman, a San Giuliano. Quest’ultimo progetto fa parte del percorso terapeutico che il giovane sta seguendo con l’associazione “Oltre la felicità 2.0“, un ente di San Giuliano che offre supporto a bambini e ragazzi autistici, e alle loro famiglie, attraverso l’analisi comportamentale applicata (Aba). L’attività di volontariato rappresenta il risvolto concreto di un cammino che punta a migliorare autonomia, capacità di relazione e qualità di vita.

"Si tratta di un’esperienza formativa a 360 gradi. Lorenzo entra in contatto coi clienti, è questa la vera inclusione", sostiene la terapista Paola Giorgi, che segue i progressi del ragazzo insieme ai colleghi Valeria Gramegna, Federica Araldi e Ilario Pinnizzotto. "Un’opportunità di crescita dal punto di vista relazionale, comunicativo e delle competenze", aggiunge la responsabile scientifica di Oltre la felicità, Valeria Vittorini. "Un progetto-pilota, che potrà essere replicato con altri ragazzi e in altri contesti, se ci saranno le condizioni – rimarca Elisa Bertuzzi, fondatrice e presidente dell’associazione –. Un doveroso ringraziamento alla parrocchia per la disponibilità dimostrata".

Soddisfatta la mamma di Lorenzo, Salva Gallo: "Lo vedo motivato, tanto che a volte si trattiene al bar anche oltre l’orario assegnato. Negli ultimi due anni i margini di miglioramento sono stati evidenti, e questa attività ne è la riprova".