
Arresto dei carabinieri
Milano, 29 aprile 2019 - Preoccupati dall'arresto a inizio aprile di due colombiani 21enni, accusati dell'omicidio di un connazionale il cui cadavere venne trovato mutilato e dato alle fiamme nel quartiere Bovisasca a Milano, un colombiano di 28 anni e una peruviana di 23 anni, complici proprio di quei due colombiani in una serie di furti in abitazioni nell'hinterland milanese, erano pronti a fuggire verso la Spagna, ma sono stati fermati dai carabinieri di Rho nelle indaginicoordinate dal pm milanese David Monti.
Il fermo dei due giovani, accusati di più furti commessi a partire dallo scorso marzo a Rho, San Giuliano Milanese, Cinisello Balsamo e Lodi, in concorso con Ronaldo Jhonatan Vega Hernandez detto 'Pericles' e con Dilan Mateus Carddenas detto 'Mateò (entrambi finiti già in carcere per l'omicidio, con il secondo catturato in Francia e poi estradato), è stato convalidato dal gip Guido Salvini, che ha emesso anche l'ordinanza di custodia in carcere.
Dalle intercettazioni effettuate a partire dal 9 aprile scorso, scrive il gip, risulta che entrambi gli indagati per i furti, il colombiano Michael Escudere Jimenez e Astrid Gianella Maita Nicudemos, «erano intenzionati ad allontanarsi nel più breve tempo possibile dal territorio nazionale per trasferirsi definitivamente in Spagna e successivamente in Israele». Una decisione «maturata» proprio «a seguito dell'omicidio che aveva visto come vittima Hernandez Tautiva Cristian Giovanny», che venne ucciso a coltellate il 30 marzo dopo una grigliata, «con il conseguente arresto» dei due loro complici nei furti «e quindi il timore di essere a loro volta oggetto di indagini ed essere arrestati».
Stando agli atti, i due arrestati, assieme ai due complici, per mettere a segni i colpi nelle case si erano divisi i ruoli tra «materiali esecutori» dei furti e chi aveva, invece, funzioni «di 'palò» o «di autista». Nell'inchiesta sull'omicidio di fine marzo, tra l'altro, era finito in carcere anche un altro colombiano, il 38enne Arley William Gomez Arango, accusato di aver aiutato gli altri due a fare a pezzi il corpo e a dargli fuoco.