
Le guardie venatorie controllano per limitare la caccia illegale e per verificare le norme
Milano, 13 settembre 2020 - «I controlli sulla caccia? Con la polizia provinciale ridotta all’osso, sono affidati al solo volontariato. E ora una legge regionale impone alle guardie venatorie di usare giubbini ad alta visibilità. Un regalo fatto ai cacciatori, specie a quelli più indisciplinati, che in questo modo avranno più facilità ad eludere i controlli".
Le guardie ecologiche del Wwf scaldano i motori per la nuova stagione venatoria, che in Lombardia partirà il 20 settembre (con un anticipo nel Bresciano, dove le doppiette sono già entrate in azione). La coperta dei controlli, però, è corta. "Da quando la riforma Madia ha ridotto gli organici della polizia provinciale, i numeri non ci sono – spiega Filippo Bamberghi, coordinatore delle guardie del Wwf per l’area di Milano -. Nei fatti, la sorveglianza è in carico ai volontari. E la normativa non aiuta. In Lombardia le guardie venatorie devono indossare un abbigliamento ad alta visibilità, un aspetto che delegittima il loro ruolo di supervisione e controllo. La norma spacciata per esigenze di sicurezza è nella realtà destinata a favorire il bracconaggio".
Dal conto loro, cacciatori e associazioni di categoria chiedono maggiore trasparenza nelle verifiche: "Senza segni distintivi da parte di chi li svolge, i controlli sono agguati". Nel Bresciano la pre-apertura della stagione non è iniziata nel migliore dei modi, con denunce e irregolarità. "Nel Milanese il fenomeno del bracconaggio è molto più marginale, ma zone come il Parco Sud, il Ticino e la Martesana richiamano cacciatori da altre province – dice Bamberghi -, col rischio di estendere ed esportare irregolarità e comportamenti scorretti". Occhi puntati, dunque, anche sulle aree protette e le zone di pregio del Parco agricolo Sud Milano, a partire dalla cava di Vizzolo Predabissi, un ex sito estrattivo riconvertito a spazio naturalistico: qui la caccia è vietata non solo nell’area di maggior spessore ambientale, ma in tutta la fascia circostante. Anche i cittadini possono dare il loro contributo ai controlli: per l’intera stagione sarà attivo un numero del Wwf, 328-7308288, al quale segnalare eventuali irregolarità, come spari avvertiti a poca distanza dai centri abitati.
Nel 2018 a Mediglia, quando la stagione venatoria era già chiusa, un uomo è stato fermato e denunciato per aver tentato di catturare lepri e conigli col posizionamento di lacci (una prassi vietata poiché provoca la morte dell’animale per strangolamento). Nel 2015 a Carpiano un cacciatore è stato fermato da una guardia venatoria e denunciato: aveva il carniere pieno di selvaggina uccisa illegalmente.