Altre due condanne a margine dell’omicidio di Astrit Lamaj, il 42enne di origine albanese, scomparso nel gennaio 2013, il cui corpo fu ritrovato il 15 gennaio 2019, murato in un antico pozzo artesiano di un residence a Senago. La Corte d’assise di Monza ha condannato Francesco Serio, 45 anni di Muggiò, a 3 anni di reclusione per occultamento di cadavere, e 2 anni e 8 mesi per reati di droga di cui era accusato, mentre il coimputato, Cosimo Mazzola, 54 anni di Cabiate, è andato incontro a una condanna a 3 anni per l’occultamento, oltre ai 6 anni e 6 mesi per droga. Erano le posizioni rimaste a processo rispetto ai principali imputati, che hanno definito con rito abbreviato le accuse di omicidio. Carmela Sciacchitano, 64 anni, siciliana residente a Genova, è stata condannata a 30 anni di carcere, ritenuta la mandante dell’assassinio di Lamaj. Angelo Arlotta e il fratello Carmelo, esecutori materiali del delitto, sono stati invece condannati a 24 e 14 anni.
CronacaButtato in un pozzo a Senago, altre due condanne