
Covid, anziani delle Rsa immunizzati quasi al cento per cento dopo il vaccino. L’indagine è dell’inizio dell’estate, e riguarda tutti gli ospiti delle Rsa e Case famiglia Sodalitas. Ma non ci si ferma. Nei mesi estivi si sono svolti corsi e percorsi formativi per medici e infermieri e personale: oggetto, il contrasto alle conseguenze del virus nella popolazione anziana, i programmi di prevenzione e i trattamenti specifici in caso di malattia e, per i medici vaccinatori, gli interventi da adottare in caso di reazioni avverse al vaccino. Incluso l’uso di macchinari defibrillatori. Saranno presto condivisi con la comunità scientifica i risultati, soddisfacenti, dell’indagine sanitaria con screening immunologico eseguita in luglio sugli ospiti delle Rsa della Fondazione. In zona Bussero e Cologno Monzese. Al lavoro un team specializzato condotto da Tiziano Camnasio, medico pneumologo e direttore sanitario di Sodalitas e Fondazione Mantovani, a capo del gruppo di lavoro che, nell’ultimo anno e mezzo, si è occupato della gestione emergenza all’interno delle strutture. "Il dottor Camnasio e il suo team - così una nota di Fondazione Mantovani - hanno proposto uno studio, del tutto autofinanziato, per valutare lo stato di immunizzazione di tutti gli ospiti presenti all’interno delle Rsa. Obiettivo, valutare l’effettiva protezione del vaccino". I risultati. A seguito della campagna vaccinale, che aveva portato a una percentuale quasi totale di pazienti e personale sottoposti a somministrazione, l’immunizzazione è stata riscontrata nel 98,64 per cento delle persone vaccinate, contro il 95% medio riportato dalla letteratura internazionale sull’impatto della pandemia nelle comunità.
M.A.