MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Buoni spesa a Milano, la graduatoria è un pasticcio

Comune, migliaia di esclusi dai contributi per una domanda equivoca nel modulo. De Chirico (FI): grave errore, bando da rifare

Buoni spesa a Milano

Milano, 30 aprile 2020 - Una domanda poco chiara e facilmente fraintendibile. Una graduatoria in parte falsata. Una polemica politica in Comune. Parliamo dei buoni spesa assegnati da Palazzo Marino alle famiglie meno abbienti per far fronte alla crisi provocata dall’emergenza coronavirus. Lo scorso 21 aprile l’amministrazione ha comunicato che i beneficiari dei buoni spesa sono 13.754 nuclei familiari sui 36 mila che hanno presentato la domanda. Ma adesso si scopre che migliaia di domande sono state escluse a causa di una domanda equivoca contenuta nel modulo per presentare la dichiarazione per ottenere il buono spesa.

La domanda nel mirino recita: "Che la disponibilità sui conti correnti intestati ai componenti il nucleo familiare non è superiore a 5.000 euro al 31 marzo 2020". In moltissimi hanno risposto "no", pensando, così scrivendo, di affermare che il loro conto corrente non era superiore ai 5 mila euro. Ma la risposta corretta per dare questa indicazione al Comune era "sì". Risultato: migliaia di domande escluse, anche se molte famiglie avevano tutti i requisiti per ottenere il buono spesa. Lo stesso Palazzo Marino, al termine delle valutazioni sulle richieste, si è reso conto dell’anomalia e ha provato a rimediare con questa comunicazione sul sito Internet del Comune: "L’amministrazione, vista l’elevata percentuale di esclusioni della graduatoria, ritiene di fare un’ulteriore valutazione rispetto a un particolare requisito d’accesso (quello relativo alla giacenza sul conto corrente al 31 marzo 2020 inferiore ai 5 mila euro) che, nella compilazione della domanda, potrebbe essere stata causa di fraintendimento". Insomma, l’amministrazione ammette che qualcosa non ha funzionato e aggiunge che "per questa ragione contatterà le famiglie escluse per quest’unico motivo, anche per verificare quali altre misure adottare per sostenerle".

A svelare il pasticcio è il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico, che va all’attacco: "Il Comune ha commesso un grave errore e anziché scusarsi e rifare il bando per l’assegnazione dei buoni spesa si cela dietro una comunicazione di servizio. Il problema è che avendo già pubblicato la graduatoria ora ci devono spiegare dove rimedieranno i fondi per riconoscere il dovuto a gente che, se non fosse per la solidarietà privata e parrocchiale, starebbe già morendo di fame". L’azzurro parla di "domanda trabocchetto valida per i test di esame della patente di guida, non per chiedere aiuti economici" e segnala che ancora nessuno buono spesa è utilizzabile: "Possibile che il sindaco Sala faccia finta di niente?". L’amministrazione , intanto, replica così: "Stiamo ricontattando gli esclusi per quel requisito. Sia per loro che per gli altri esclusi stiamo pensando a formule per andare incontro alle esigenze di un numero maggiore di persone".