Bullismo, vittime 7 ragazzi su 10

Allarme social: boom di vittime di revenge porn. Il 92% degli under 25 in Lombardia soffre di solitudine

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Nove adolescenti su 10, in Lombardia, dicono di "sentirsi soli". Quasi 7 su 10 ammettono di essere stati vittima di bullismo, dal vivo e online. Più di 3 ragazzi su 10 rivelano, poi, di aver visto circolare sui social foto intime che riguardano se stessi o i propri amici. È il quadro sconfortante che emerge da una indagine dell’osservatorio milanese ‘Indifesa’ dell’associazione Terre des Hommes, che in collaborazione con ScuolaZoo ha intervistato e ascoltato 6.000 adolescenti in tutta Italia tra 13 e 25 anni. La situazione risulta critica su tutto il territorio nazionale. In Lombardia, in particolare, preoccupano le informazioni raccolte che riguardano il bullismo, la solitudine e i social network. Il 62% degli intervistati ha raccontato di essere stato maltrattato o ridicolizzato (a livello nazionale è il 61%), mentre il 69% ha dichiarato di aver assistito a episodi di violenza nei confronti dei suoi coetanei.

Per l’osservatorio Indifesa, però, c’è anche un altro dato da tenere in considerazione perché preoccupante: quasi il 50% delle ragazze ha confessato di sentirsi fortemente a disagio nel ricevere commenti non graditi di carattere sessuale da estranei online. Tanti, infatti, pure tra i ragazzi, non si sentono sicuri usando i social network. Temono soprattutto il cyberbullismo, ma anche il revenge porn: il 94% degli intervistati sa che vedere le proprie foto intime circolare online senza il proprio consenso è grave quanto subire una violenza fisica.

A esserne consapevoli sono soprattutto le adolescenti (il 53% dice di aver paura che possano essere diffuse fotografie che le riguardano). Un timore così sentito da superare quello per l’adescamento da parte di malintenzionati (48,27%). Con l’avvento dell’emergenza sanitaria e del distanziamento, i ragazzi si sono rifugiati nei social. E forse per questo sono così preoccupati dagli aspetti del web che non riescono a controllare. A questa tendenza è strettamente collegato un altro dato fornito da Indifesa: quello che riguarda la solitudine. Un malessere che colpisce il 92% degli intervistati.

"Questi dati ci dicono come gli effetti della pandemia e i drastici cambiamenti che questi hanno portato nella vita dei ragazzi siano già oggi drammatici. La solitudine sta portando a un ripiegamento sempre maggiore nei social dove aumentano i rischi di bullismo, cyberbullismo e, per le ragazze, di revenge porn", sottolinea Paolo Ferrara, direttore di Terre des Hommes. "Finalmente la legge 692019 ha disciplinato questa fattispecie come reato – prosegue – ma non possiamo abbassare la guardia sugli aspetti educativi. Il revenge porn sottintende il tradimento di un rapporto di fiducia ed è fondamentale ribadire che non possono essere ammessi atteggiamenti ambigui o colpevolizzanti nei confronti delle vittime".

Re. Mil.

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