
Non si placa la polemica sul libro di Veltroni in aula a Buccinasco
Buccinasco (Milano) – Tra polemiche, botta e risposta dei politici, interrogazioni parlamentari, verifiche ministeriali, centinaia di post sui social e migliaia di commenti, la consegna agli alunni del libro di Walter Veltroni, dal titolo ‘La più bella di tutte’, con storie sulla Costituzione, questa vicenda ha assunto rilevanza nazionale.
Con qualche elemento della vicenda e passaggio confuso, che abbiamo chiarito direttamente interpellando il personale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Un passo indietro per capire meglio: qualche giorno fa, il sindaco Rino Pruiti e l’assessora alla Cultura Martina Villa, entrambi di lista civica, hanno consegnato agli alunni della quinta della scuola Mascherpa il libro, inserito all’interno del Progetto lettura e Costituzione. Il volume, così come tutti quelli distribuiti all’interno del progetto, è stato scelto in piena autonomia dagli insegnanti e il progetto è stato approvato dal Collegio docenti.
Ma la distribuzione del libro non è piaciuta a un “gruppo di genitori”, così si indicano i firmatari della lettera, che hanno contestato la presenza di “teorie gender e arcobaleno per racconti su un bambino povero che indossava le scarpe della zia - racconto di finzione ispirato all’infanzia di Pio La Torre, ndr - e su omosessualità”, sosteneva la lettera, rilanciata dall’opposizione e poi diventata caso nazionale con l’intervento di parlamentarie ministri.
L’Amministrazione di Buccinasco ha precisato, fin da subito, che la scelta del libro è stata presa in autonomia dalla scuola all’interno del progetto proposto, finanziato dal Comune. Molto si è detto sull’invio di ispettori ministeriali e sulla regolarità delle procedure. L’Ufficio scolastico regionale (Usr) chiarisce che non sono stati inviati ispettori a scuola e neanche è stata disposta l’ispezione, ma solo una “verifica - spiegano -. Come da prassi, abbiamo provveduto a chiedere alla dirigente gli atti per poi trasmetterli al ministero dell’Istruzione”, che approfondirà con le verifiche che riterrà opportune. L’Usr non ha dato giudizi sulla scelta del libro, che è a discrezione dei docenti, né sui contenuti dello stesso: si è limitato a trasmettere gli atti che chiariscono la corretta procedura di approvazione da parte del Collegio docenti del Progetto lettura.
In più, chiarisce che “le famiglie sono state consultate solo alla consegna del testo e non al momento della scelta”. Questo non significa che sia scorretto, ribadendo l’autonomia della scuola che, per una questione di mera opportunità, avrebbe potuto inserire nel Piano dell’offerta formativa (documento pubblico) i titoli dei libri scelti, ovvero le schede dei volumi. Tutto non obbligatorio.
La palla passa ora al ministero dell’Istruzione che, ricevuti tutti gli atti, dovrà effettuare le verifiche annunciate dal ministro Giuseppe Valditara. A seguito di questi approfondimenti, potrà o rientrare tutta la questione o continuare con l’invio degli ispettori.