Allarme virus sinciziale, boom di bronchioliti nei bimbi: Buzzi costretto a trasferirli

Il primario Zuccotti: tutte le pediatrie e le terapie intensive in difficoltà La “colpa“ non è del Covid ma di virus come il sinciziale, molto aggressivi

Il Buzzi, l'ospedale dei bambini

Il Buzzi, l'ospedale dei bambini

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Milano - Per una volta la colpa non è del Covid ma di altri virus: più di tutti, ma non solo, il temuto Rsv, virus respiratorio sinciziale. Ma la cosa non consola, perché il risultato assomiglia, in piccolo, a quel che si vedeva nei reparti per adulti prima dei vaccini dal Sars-CoV-2; anche perché per i bambini servono "attrezzature e competenze adeguate", e i posti letto adatti a loro sono pochi, "le terapie intensive pediatriche soprattutto insufficienti, e se si ammalano tutti contemporaneamente il problema si pone", avverta Gian Vincenzo Zuccotti, preside di Medicina alla Statale e direttore del dipartimento di Pediatria dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco e della pediatria e pronto soccorso pediatrico del Buzzi di Milano.  L’'ospedale dei bambini', che "più volte e in particolare in quest’ultima settimana", spiega, è stato costretto "a trasferire pazienti fuori regione".

"Tutte le pediatrie, e anche le terapie intensive pediatriche, sono in grande difficoltà quest’anno - chiarisce il professore -. Al Buzzi abbiamo un pronto soccorso affollato 24 ore su 24, i 40 letti di Pediatria sono sempre tutti occupati e in questo periodo all’80% per bronchioliti. Poiché anche le terapie intensive pediatriche sono a loro volta completamente piene, le pediatrie devono farsi carico in reparto anche di bambini complessi ai quali bisogna somministrare ossigeno ad alte concentrazioni". Così devono scattare i trasferimenti fuori regione, "che siamo riusciti a limitare perché, essendo prevalentemente colpiti e coinvolti i piccoli nei primi mesi di vita, le terapie intensive neonatali si sono messe a ricoverare questi lattanti". Non a eliminare i trasferimenti del tutto: "Ne abbiamo dovuto organizzare uno appena ieri (martedì, ndr), è stata trovata disponibilità in Piemonte. Ma il problema è generale: da Vimercate si trasferisce a Lecco, che a sua volta manda a Pavia, e questo crea disagi per le famiglie. Stiamo vivendo tutto quello che non abbiamo dovuto affrontare per il Covid pediatrico" che, negli ultimi due mesi, spiega, al Buzzi ha causato un unico ricoverato "per 24 ore".

A riempire i reparti per bambini sono altri virus, e "Rsv è prevalente, ma non l’unico: ci sono virus parainfluenzali, metapneumovirus, enterovirus, che danno coinvolgimento respiratorio e gran parte dei ricoverati hanno bisogno di essere aiutati anche con l’ossigeno. Abbiamo anche bambini intubati. E ancora non è comparsa l’influenza, dobbiamo capire come si presenta quest’anno". Che al momento è reso difficile dalla comparsa "anticipata" delle bronchioliti, e "da un’esplosione di casi che danno problematiche respiratorie. Sicuramente - ragiona Zuccotti – ha inciso il fatto che ormai la vita di comunità di asili nido e scuole materne è ripartita in maniera totale".

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