GIUSEPPE NAVA
Cronaca

Bresso, il custode che sventa i furti: 56 in 16 anni. Chi è Carlo Iannantuono

Il 56enne lavora nel complesso ai civici 34-38 di via don Minzoni, nel rione Florida. Dalla sua portineria ha bloccato ladri e truffatori: ora per volontà del presidente Mattarella è diventato Cavaliere

Carlo Iannantuono: quando il custode è un "angelo"

Carlo Iannantuono: quando il custode è un "angelo"

Bresso (Milano), 20 ottobre 2023 – Diventa cavaliere l’angelo dei condòmini. Carlo Iannantuono, il custode del complesso ai civici 34-38 di via don Minzoni, nel rione Florida di Bresso, in grado di sventare in 16 anni di carriera 56 furti, 4 truffe agli anziani, e aiutare 12 persone in difficoltà, da ieri per volontà del presidente Mattarella è Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

A consegnargli l’onorificenza "non solo per la costante dedizione alle necessità dei condòmini ma anche in virtù dei numerosi interventi di aiuto e soccorso da lui attuati con spontaneità e tempestività", come si legge nella motivazione, il sindaco di Bresso Simone Cairo con il prefetto di Milano Renato Saccone.

Iannantuono, quanta emozione per questo onorificenza?

"Sono semplicemente al settimo cielo. Poche settimane fa ho ricevuto la benemerenza di Bresso. Ora questo diploma: sono anch’io Cavaliere. È incredibile ma vero".

Quanto impegno richiede essere custode di una portineria?

"Nel mio complesso vivono circa 200 famiglie. Ci vogliono impegno e grande attenzione. Sono un punto di riferimento e un amico per tutti da ben 16 anni. In questi anni ho corso avanti e indietro per gli spazi condominiali, ovviamente sempre al servizio di tutti".

Quali sono secondo lei i suoi meriti?

"In questi anni ho aiutato 12 persone con difficoltà fisiche, ho sventato 4 truffe agli anziani e 56 furti negli appartamenti di questi palazzi. Fare il custode di una portineria significa essere sempre pronto a qualsiasi situazione e sempre disponibile con tutti".

Crede che il coraggio sia tra le sue qualità di custode?

"Sì, ma è il mio istinto che mi porta a comportarmi in questo modo. Appena noto qualcosa o appena mi chiamano per un aiuto, mi muovo subito. Ringrazio la rappresentanza dei condòmini che è venuta alla consegna dell’onorificenza a Milano: mi hanno commosso".

La sua generosità non si ferma però a via don Minzoni...

"Effettivamente a Milano, la scorsa estate, in viale Suzzani, sono intervenuto poco dopo un incidente estraendo da un’auto una persona ferita. È fondamentale essere a disposizione degli altri sempre, non solo se si tratta di lavoro".