
Si stanno dando il cambio notte e giorno e - sul tetto del provveditorato di via Soderini - hanno picchettato pure le tende: sono i precari della scuola che dicono di essere stati "saltati dall’algoritmo" che regola il reclutamento. Al loro fianco è scesa la sigla Adl Cobas, per chiedere "un elenco integrativo subito" per l’assegnazione delle scuole a chi è rimasto escluso, prima del prossimo scorrimento delle graduatorie che si dovrebbe tenere la prossima settimana. La riunione di ieri pomeriggio è sfumata, dopo i toni che si sono alzati nel week end con accuse anche al personale dell’Ufficio scolastico. Ci si è appellati al prefetto per riunire le parti. "Ci sono passati avanti insegnanti con meno punteggio: gli errori ci sono. Vorremmo evitare ricorsi e scendere da questo tetto", ribadiscono dal picchetto. E nel mirino torna l’algoritmo, attaccato anche dalla Flc Cgil Milano: "Abbiamo affidato ad una procedura informatizzata il destino di chi fa scuola e della scuola stessa, crediamo sia intelligente e invece no". "Possiamo discutere delle norme che ci sono, ma sono state rispettate: non è colpa dell’algoritmo né tantomeno del funzionario e del personale dell’Ufficio scolastico milanese, che hanno lavorato senza sosta - sottolinea però Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano -. Il problema è che spesso non vengono inserite tutte le sedi della provincia tra le preferenze, cosa che consigliamo sempre, e si risulta rinunciatari". "Il personale dell’ufficio scolastico di Milano ha lavorato professionalmente e duramente per applicare la normativa e garantire l’avvio regolare dell’anno scolastico, cosa che è avvenuta", ribadisce il provveditore Yuri Coppi. Simona Ballatore