Botte e palpeggiamenti: quei cattivi educatori inchiodati dai filmati. Gli ultimi casi

Maltrattamenti all'asilo

Maltrattamenti all'asilo

L’ultimo caso è quello venuto a galla due mesi fa: bambini trattati come fossero birilli in movimento, da colpire e schernire. A ogni parte del corpo era assegnato un punteggio. Sono alcuni particolari agghiaccianti emersi nell’inchiesta dei carabinieri della compagnia di Legnano su un asilo nido di Vanzago, in provincia di Milano: due mesi fa, la direttrice e le cinque educatrici, indagate per maltrattamenti aggravati, si sono viste recapitare l’ordinanza cautelare che ha disposto per loro l’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria e la sospensione per 12 mesi dall’esercizio della professione. I traumi procurati ai piccoli che avrebbero dovuto accudire, chissà se passeranno.

Un doloroso minimo comun denominatore per tutti i bimbi che si sono ritrovati a subire abusi in strutture per l’infanzia. E sono stati parecchi, solo negli ultimi anni. "Mia figlia ha ancora gli incubi, oggi ha vinto lei", commentava in Tribunale a luglio del 2018 una delle mamme dei piccoli che frequentavano il nido “Baby world“ della Bicocca dove a luglio 2016 c’era stato l’intervento dei carabinieri che da settimane, dopo la denuncia di due ex dipendenti, stavano monitorando le violenze nella struttura di viale Sarca tra urla, insulti, percosse, minacce, alimentazione forzata a bimbi tra 10 mesi e 2 anni d’età. Il processo si concluse con tre condanne e un’assoluzione.

"Punizioni corporali e mortificazioni" sono state purtroppo realtà pure in un’aula del nido comunale di via Guerzoni, tra il 2018 e il 2019, emerse da intercettazioni ambientali e riprese video grazie a un’indagine della polizia locale. Due mesi fa, le due maestre ritenute responsabili sono state condannate a un anno e 8 mesi (pena sospesa) e a risarcire le famiglie. Tra i precedenti, anche abusi sessuali in una scuola elementare di San Giuliano tra il 2013 e il 2014: l’insegnante, di 63 anni, palpeggiava le bambine di terza elementare, tra i 7 e gli 8 anni, quando si avvicinavano alla cattedra. Il maestro fu processato e condannato, dopo le indagini dei carabinieri di San Donato.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro