’Ndrangheta, la beffa: sparisce il boss della faida di San Luca

Irreperibile dopo la condanna definitiva

 L’arresto a Pavia di Francesco Pelle nel settembre 2008

L’arresto a Pavia di Francesco Pelle nel settembre 2008

Milano, 20 luglio 2019 - Irreperibile, sparito. Il boss della ’ndrangheta di San Luca Francesco Pelle, “Ciccio Pakistan”, uno dei protagonisti della faida che insanguinò il piccolo paese aspromontano e raggiunse il suo apice con la strage di Duisburg, è di nuovo latitante. Si trovava a Milano con l’obbligo di dimora. Ha fatto perdere le tracce dopo che la Cassazione aveva rigettato il suo ricorso contro la condanna all’ergastolo rimediata in qualità di mandante dell’agguato del Natale 2006, sfociato nell’omicidio di Maria Strangio, moglie del suo rivale storico, Giovanni Luca Nirta. Episodio che rappresenta il prologo dell’agguato di Duisburg, in Germania, del Ferragosto successivo in cui furono uccise sei persone. La faida che ha contrapposto la sua famiglia ai rivali Nirta-Strangio è nata per imporre il proprio predomino a San Luca, ritenuta la culla della ‘ndrangheta. In questo contesto, l’epilogo - che ha anche segnato la fine della faida - prende le mosse dall’agguato subìto dallo stesso Pelle. Era il 31 luglio 2006 e quel giorno Pelle era affacciato al balcone di casa tenendo in braccio il primogenito appena nato. Una fucilata gli lesionò la spina dorsale, costringendolo sulla sedia a rotelle. Per placare la sua sete di vendetta avrebbe ordinato l’omicidio del suo rivale storico, Giovanni Luca Nirta. Organizzandolo il giorno di Natale del 2006. L’obiettivo designato, però, sfuggì ai sicari.

Sotto i colpi cadde invece la moglie, Maria Strangio, mentre un bambino ed altre tre persone rimasero ferite. Fu questo l’episodio scatenante che portò, nel Ferragosto successivo all’agguato davanti al ristorante «da Bruno» a Duisburg. Strage che per la giustizia è stata organizzata dal cugino di Maria Strangio, Giovanni. I due nemici furono condannati insieme all’ergastolo in appello nel maggio del 2014: Pelle per la strage di Natale e Strangio per quella di Ferragosto. Pelle, arrestato in una clinica a Pavia nel settembre 2008 dopo un anno di latitanza, era uscito dal carcere un anno fa, sottoposto all’obbligo di dimora a Milano in attesa della Cassazione. Sentenza che ha fatto scattare la fuga del boss.

 

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