Bomba carta in un appartamento in viale Ca'Granda: piano devastato, famiglia salva

Milano: esplosione all’ottavo piano di uno stabile in zona Niguarda, una famiglia liberata dai vigili del fuoco. Scatta l’indagine della polizia: un anno fa, uno degli inquilini del palazzo ha presentato una denuncia

In viale Ca’ Granda sono arrivati gli agenti delle Volanti

In viale Ca’ Granda sono arrivati gli agenti delle Volanti

Milano, 31 dicembre 2022 - Il boato poco dopo l’ora di cena. Un’intera famiglia bloccata all’interno dell’appartamento e liberata dai vigili del fuoco. Il pianerottolo devastato dalla deflagrazione. L’ordigno, quasi certamente una bomba-carta, è esploso alle 21.30 di giovedì all’ottavo piano di uno stabile di viale Ca’ Granda, in zona Niguarda, e ha provocato ingenti danni ai vetri del palazzo e agli sportelli d’ingresso dell’ascensore, deformando anche la porta di una delle abitazioni. Per questo, gli inquilini, tutti italiani, non sono riusciti a uscire e hanno dovuto attendere l’intervento dei pompieri.

Le indagini

In quel piano, vivono anche due famiglie, rispettivamente composte da cittadini di origine ecuadoregna e peruviana, ma per fortuna nessuno dei residenti ha riportato ferite. Al termine delle operazioni di messa in sicurezza e delle verifiche sull’eventuale presenza di danni strutturali, sono scattate le indagini della polizia: dopo il primo intervento degli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, il caso è stato affidato ai colleghi del commissariato Greco-Turro, che ora cercheranno di approfondire la questione per risalire all’autore del raid esplosivo.

La denuncia per questioni condominiali

Stando alle prime informazioni, nessuno degli abitanti degli appartamenti più vicini al punto in cui è stata collocata la bomba-carta hanno riferito di aver ricevuto minacce nel recente passato. Tuttavia, sembra che circa un anno fa un’inquilina dello stabile abbia presentato una denuncia per questioni condominiali: non è escluso, quindi, che il blitz sia legato proprio a diatribe interne all’edificio in zona Niguarda, anche se l’inchiesta per identificare il responsabile (o i responsabili) è appena iniziata.

Le telecamere

Un aiuto potrebbe arrivare anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nell’area dello stabile, che potrebbero aver immortalato la fuga di chi ha piazzato l’ordigno. D’altro canto, se gli occhi elettronici non avessero ripreso nessun estraneo che entra o esce dal palazzo, allora prenderebbe ancor più sostanza la pista "interna". 

 

 

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