
La Bocciofila Caccialanza campione d'Italia (Newpress)
Milano, 12 maggio 2017 - Campioni d’Italia 2017. Festa grande alla bocciofila Caccialanza di via Padova 91, un’oasi a pochi passi dalla ferrovia, nel cuore di un quartiere difficile. «Miracolo a Milano», è il caso di dire. Perché, spiega il presidente del circolo Luigi Sardella, «l’ultimo titolo di campioni d’Italia era stato vinto da una squadra milanese 20 anni fa. E abbiamo fatto la scalata: dalla prima categoria allo scudetto in 4 anni». Nata nel 1937 in largo Boccioni, Quarto Oggiaro, la Caccialanza è in via Padova dal 1969 e ha ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2009. Oggi conta 250 soci. Al bocciodromo le palline non smettono mai di correre. C’è chi fa il tifo dagli spalti o a bordo campo. Chi gioca a carte. Chi vuole solo scambiare quattro chiacchiere.
La prima anima del posto è aggregativa, del gioco anti solitudine, calamita per tante persone, in particolare ultrasessantenni. La seconda è sportiva: «Purtroppo quello delle bocce è visto come “il gioco dei vecchietti” ma non è così, c’è tanta professionalità. E in Italia abbiamo campioni», sottolinea Sardella. Molti giovani. La squadra di via Padova, Team bocce Mp Filtri Caccialanza, ha dei veri gioielli: Marco Luraghi, 40 anni, capitano, vanta tra i vari titoli quello di campione del mondo a squadre e campione italiano individuale. Accanto a lui c’è il fratello Paolo, 46 anni, detto «appiccica» perché ha il dono di avvicinarsi sempre al boccino. Poi c’è il vicecapitano Ferdinando Paone, 37 anni. Luca Viscusi, 27, già campione del mondo under 23 e attualmente campione europeo, è stato definito l’astro nascente delle bocce italiane. Altra giovane promessa è Alessandro Ricardi, 23 anni. Di grande talento pure le tre riserve Manlio e Stefano Fontebasso e Carmine Sangiovanni.
La squadra si allena in via Padova ogni venerdì, col tecnico Dario Bracchi. Direttore sportivo è Giovanni Soccini. E guai a dire che le bocce non sono uno sport per donne: «La vicepresidente del circolo è una donna, Ilaria Soccini», sottolinea Sardella. «Il campionato è cominciato a ottobre ed è finito sabato scorso, qui in via Padova: abbiamo battuto l’Aper della provincia di Perugia». Decine di soci che hanno seguito la squadra in trasferta a ogni partita. «Quando siamo andati a Budrione eravamo un pullman e otto auto. Oltre 60 persone». Ora è festa no-stop. Anche la consigliera comunale Silvia Sardone (FI) si congratula: «Questa incredibile vittoria è motivo di orgoglio, frutto del sacrificio e della passione del presidente. Queste realtà dovrebbero essere valorizzate perché tengono vive zone purtroppo spesso abbandonate». Adesso la Caccialanza sogna in grande. «Abbiamo ingaggiato il più forte giocatore al mondo: Gianluca Formicone». E chissà che la squadra non venga scelta il prossimo anno a rappresentare l’Italia ai Campionati del mondo.