Milano, incubo black-out in centro. I ristoratori: "Chiederemo i danni"

In Galleria (e non solo) ristoranti sul piede di guerra. La difesa di Unareti: picco di consumi di energia, più 25% in una settimana

Decine di strade al buio a Milano

Decine di strade al buio a Milano

Milano - "Ci risiamo. La corrente è saltata alle 12.45 ed è tornata alle 13, in piena ora di pranzo. Lo stesso è successo ieri. Martedì abbiamo avuto interruzioni a singhiozzo: si può lavorare così? Il sovraccarico sulla rete, appena arriva l’afa, è prevedibile. Perché non si è intervenuti per tempo?". Se lo domanda Diego Finizio, responsabile del ristorante "Al Cantinone" di via Unione, traversa di via Torino, tra i tanti ristoratori, negozianti e residenti che hanno subìto disagi dovuti ai blackout continui di energia elettrica negli ultimi giorni, dal pieno centro a Porta Romana, da Città Studi a Niguarda, Romolo e la zona del Naviglio Grande al confine con l’hinterland: ieri nel caseggiato comunale di via Coppin 3, gli abitanti della scala D sono rimasti senz’acqua tutto il giorno, per l’autoclave andata in tilt causa mancanza di corrente nella notte. Giovedì il bilancio di guasti ammontava a 80 rilevati in tre giorni: un dato che in condizioni normali sarebbe spalmato su due mesi. Unareti, società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas, si scusa per i disagi e ribadisce che "le alte temperature degli ultimi giorni a Milano hanno portato a un aumento dei consumi di energia in città, del 25% rispetto alla scorsa settimana e tuttora in crescita, raggiungendo il picco del 2021". Ieri nel centro storico, i problemi si sono concentrati nel primo pomeriggio "e sono state effettuate manovre di contro alimentazione. Dove la rete è stata stressata nei giorni precedenti, è più probabile si verifichino interruzioni", spiegano dall’azienda. Permane lo stato di allerta. "La società ha quadruplicato le squadre di pronto intervento". 

Ma gli esercenti della Galleria restano sul piede di guerra: "Stiamo valutando insieme alle associazioni di categoria di chiedere un risarcimento danni. Dopo tante sofferenze dovute al periodo di pandemia e le preoccupazioni legate al poco lavoro e al turismo ridotto quasi a zero, ci mancava solo questo disservizio", sottolinea Pier Galli, portavoce dell’associazione Salotto di Milano. "Perché - ripetono gli esercenti - non si è provveduto a intervenire sulla rete durante i mesi di lockdown?". Adesso, ritrovarsi senza corrente ha comportato problemi nella conservazione dei cibi e l’impossibilità di emettere scontrini. Compromesse pure le piastre a induzione. "Giovedì sera ho dovuto disdire le prenotazioni perché eravamo senza corrente: ho perso almeno 40 clienti. Si è pure bruciata una scheda tecnica del frigorifero" fa sapere Andrea Melosi del "Valentino Legend" in via Agnello. Augusto Bonomo, titolare del ristorante "Papà Francesco" in via Marino ha un diavolo per capello: "Il blackout è la goccia che fa traboccare il vaso. Pago 22mila euro di affitto al mese e vorrei capire se il Comune mi concederà lo sconto e la rateazione. Ora arriva pure la mancanza di corrente a sorpresa".  

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