REDAZIONE MILANO

Bimbo ucciso, fiaccolata nel quartiere San Siro. Il papà resta in carcere

Sulla cancellata del palazzo dove viveva il piccolo sono stati lasciati messaggi, fiori e i lumini

Fiaccolata per ricordare Mehmed (Archivio)

Milano, 24 maggio 2019 - Fiaccolata nel quartiere San Siro per ricordare Mehmed, il bimbo di due anni ucciso dal padre Aljica Hrustic nell'appartamento dove vivevano nelle case Aler di via Ricciarelli. Sulla cancellata del palazzo, messaggi, fiori e i lumini per ricordare il bimbo. A percorrere le vie del quartiere alcune decine di persone, adulti e bambini, per un momento di ricordo perché, si legge su un cartello appeso alla cancellata, "anche se non ti conoscevamo i nostri cuori batteranno sempre nel tuo ricordo".

Intanto, il gip di Milano Valerio Natale ha convalidato il fermo ed emesso la misura cautelare in carcere per l'uomo. Il giudice ha ritenuto infatti che vi siano sia "il concreto pericolo di reiterazione del reato" che il "pericolo di fuga". L'autopsia sul corpo del piccolo è stata fissata per l'inizio della prossima settimana e servirà per chiarire se il bambino ha subito violenze anche nei giorni precedenti al delitto. Quando è stato ritrovato morto, due giorni fa, aveva i piedi fasciati, perché il padre glieli aveva bruciati con l’accendino. In un primo momento gli investigatori avevano pensato che i piedi fossero stati legati per non consentirgli di camminare, per tenerlo fermo, a letto, invece le garze le aveva messe la madre con l’intenzione, forse di medicare, o di coprire le scottature. E così, il piccolo si lamentava. Lamenti che hanno fatto innervosire il padre, al punto da scatenare la furia, lucida e bestiale. Il resto è dinamica contenuta nei freddi verbali della polizia. Nell' interrogatorio, che si è tenuto ieri davanti al pm Giovanna Cavalleri, il 25enne ha ammesso di avere preso a botte il piccolo ma che non avrebbe voluto ucciderlo.