Andrea Gianni
Cronaca

Università Bicocca, l’appalto per i servizi vigilanza senza pace: non ci pagano

Il cambio d'appalto per i servizi di vigilanza all'Università Bicocca di Milano ha generato gravi problemi per i dipendenti, con ritardi nei pagamenti e mancanza di trasparenza. Sindacati e dipendenti chiedono intervento urgente.

Università Bicocca, l’appalto per i servizi vigilanza senza pace: non ci pagano

Università Bicocca, l’appalto per i servizi vigilanza senza pace: non ci pagano

"Un organico di oltre 60 persone, 63 per l’esattezza, si trova a dover affrontare le gravi carenze generate da un comportamento non trasparente e per determinati aspetti anche irresponsabile". Non c’è pace nel travagliato cambio d’appalto per la gestione dei servizi di vigilanza e reception nelle sedi dell’Università Bicocca di Milano e negli studentati. Il passaggio del servizio da La Centrale Srl al subentrante Gruppo Romeo che poi ha subappaltato alla società Space Service con sede ad Afragola, in provincia di Napoli, ha lasciato uno strascico di problemi, segnalati da sindacalisti e dipendenti.

L’Usb Lavoro privato ha scritto alla Prefettura di Milano, aprendo lo stato d’agitazione e chiedendo un incontro sulla vicenda che si sta trascinando da tempo. La Space Service, si legge nella lettera, "non ha ancora pagato lo stipendio di febbraio". Ma non è l’unico problema: "Dopo quasi due mesi dall’inizio dell’appalto non ha ancora dato ai dipendenti il contratto di lavoro. L’attività dei lavoratori è resa difficile dagli scarsi rapporti con la direzione con poche o nulle indicazioni. Una situazione che crea gravi disagi". Comunicazioni sono state affisse anche negli spazi dell’ateneo, chiedendo alla Bicocca un intervento, in qualità di ente appaltante.

 "Con il recente passaggio di appalto – è la lettera-appello inviata al Giorno da un gruppo di dipendenti – si è venuta a creare una situazione che inficia la normale attività dei dipendenti. L’azienda uscente, non sta provvedendo ai versamenti di Tfr oltre a ferie e permessi non goduti che diversamente andrebbero soluti assieme ad altre spettanze, non comunicando tempi e modi con cui intende assolvere i propri obblighi. Specularmente la Space Service, azienda entrante, non comunica ai propri dipendenti alcuna prospettiva a formalizzare il contratto, tantomeno le date dei versamenti e la loro consistenza in ragione dei ruoli e degli obblighi assunti".

Una situazione che "ha generato una carenza dei versamenti nelle date previste con grave nocumento per i dipendenti che operano nel sito Bicocca e le pertinenti residenze". In questo quadro, spiegano i dipendenti, "non registriamo alcuna iniziativa da parte della Bicocca che manca di rammentare in modo formale alle aziende sopracitate ad assolvere ai propri impegni". Le testimonianze degli stessi lavoratori dell’appalto Bicocca sono state raccolte nei mesi scorsi, prima del subentro del gruppo Romeo, dalla Guardia di finanza di Como, che ha notificato convocazioni in qualità di persone informate sui fatti nell’ambito delle inchieste della Procura di Milano che stanno mettendo sotto la lente società di servizi che lavorano anche con enti pubblici.

La replica della società 

"La Space Service Srl, comunica di aver provveduto a respingere, nelle opportune sedi, in modo fermo e deciso tutte le accuse relative alla mancata corresponsione degli stipendi. Tutto il personale operante presso l'appalto di Bicocca ha percepito regolarmente la retribuzione per le prestazioni rese. Tali elementi sono stati sottoposti all'attenzione della Prefettura nel corso di un recente incontro a cui, sebbene convocata, l'organizzazione sindacale Usb, si è sottratta disertando la seduta. L'azienda nel confermare di operare da sempre secondo i principi di etica, moralità e correttezza, auspica per il futuro che lo strumento dello sciopero venga utilizzato come estrema ratio e non, come nel caso di specie, in modo approssimativo ed opportunistico".