REDAZIONE MILANO

Bernardo: "Pistola chi vota Sala" E il sindaco non ci sta: "Volgarità"

La lettera scritta dal candidato del centrodestra per La Verità provoca la reazione del primo cittadino uscente

Si alzano i toni della campagna elettorale. Ad accendere la miccia è stato Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra, che in una lettera pubblicata ieri sul quotidiano La Verità ha scritto che "i veri pistola" sono gli elettori di Giuseppe Sala, primo cittadino uscente. Parole che hanno provocato la reazione dello stesso Sala e innescato un botta e risposta a distanza tra i due candidati. "Finché insulta me lasciamo anche andare – ha commentato Sala in un video postato su Facebook –, ma insultare centinaia e migliaia di milanesi che hanno votato per me, e io mi auguro voteranno per me, questo non ci sta". Quindi ecco l’affondo del sindaco uscente: "Dottor Bernardo – ha detto Sala nel video rivolgendosi direttamente al suo avversario –, io capisco che la campagna elettorale non sta andando come nelle sue aspettative ma a questi livelli di volgarità non si può scendere".

La replica del pediatra non si è fatta attendere: Bernardo ha rincarato la dose prendendosela con i "radical chic" del centro città che, come l’attuale sindaco, a suo parere "stanno solo nei salotti e non pensano che ci sono persone che stanno male". Il sindaco si "metta una mano sul cuore e si vergogni lui e si vergognino i radical chic che abitano nella zona centrale". Per il candidato sindaco del centrodestra sarebbe meglio che Sala uscisse da Palazzo Marino e andasse per strada a verificare le condizioni della città.

"Noi vogliamo sempre meno la sua Milano, vogliamo la grande Milano – ha detto – inclusiva, che pensa agli altri, che ha un gran cuore e soprattutto aiuti". Inoltre Bernardo all’accusa di Sala di essere volgare ha puntualizzato che "volgare vuol dire volgo, popolare . Ebbene sì, io sono uomo del popolo. Quel popolo che tu non hai mai visto, con cui non ti sei mai confrontato, quel popolo che tu non vedi fuori da Palazzo Marino. Caro sindaco uscente, mi sembri un pò nervosetto". "Ho voluto replicare – ha spiegato di nuovo Sala – non solo in difesa del mio elettorato ma anche per un tema di garanzie e buon funzionamento del rapporto con gli elettori. A Milano c’è una parte significativa di elettorato conservatore, di centrodestra, che va rispettato e io rispetterò e che ha prodotto in passato sindaci importanti della storia di Milano. E questo elettorato merita di essere rappresentato".

Giambattista Anastasio