"Silvio Berlusconi? Una figura ancora divisiva. Nessuna intitolazione, per il momento". Così a Cerro al Lambro la maggioranza del sindaco Gianluca Di Cesare ha bocciato la proposta, in arrivo dalla lista di minoranza Solidarietà civica indipendente, d’intitolare una via, o una piazza, all’ex Presidente del Consiglio che è scomparso lo scorso 12 giugno e il 29 settembre avrebbe compiuto 87 anni.
Mentre a Milano è arrivato l’ok all’inserimento del nome di Berlusconi nel Famedio del Cimitero Monumentale, il piccolo paese della seconda cintura metropolitana preferisce prendere tempo.
"Berlusconi non è una figura che unisce - ha detto il sindaco Gianluca Di Cesare durante l’ultima seduta del consiglio comunale -. Sarà il tempo a dare delle informazioni di sintesi".
A presentare una mozione per l’intitolazione di uno spazio pubblico al Cavaliere era stato Francesco Piazza, capogruppo di Solidarietà civica indipendente, ricordando i meriti, in vari ambiti, dell’ex premier e senatore.
Nel testo presentato della mozione Silvio Berlusconi veniva descritto come una "figura di altissimo profilo, imprenditore e politico di primo livello, al servizio del nostro Paese negli ultimi 40 anni. Un uomo che ha dato lustro all’Italia". Da qui la richiesta di derogare alla norma generale, che prevede l’intitolazione di una strada a una persona scomparsa non prima di dieci anni dal decesso. Un invito, di fronte alla quale la lista di maggioranza "Insieme per Cerro al Lambro" ha evidenziato come, nel sentire comune, la figura di Berlusconi susciti commenti e reazioni differenti, lontani da un’unitarietà. "Serve più tempo per capire e riflettere".
A.Z.