
Un corso di autodifesa
Milano, 8 novembre 2014 - Cercasi professore di difesa personale femminile. Firmato: liceo Berchet. Avete capito bene, lo storico liceo classico di via Commenda quest’anno propone alle sue studentesse lezioni a base di tecniche orientali per affrontare malintenzionati e situazioni di pericolo. Un’iniziativa nata per rispondere alle ragazze e alle loro famiglie, preoccupate dai recenti casi di violenza sulle donne. È la prima volta che la scuola del quartiere Guastalla, a ridosso del Policlinico e del Tribunale, insegnerà l’autodifesa alle sue liceali. Per tre gruppi di una ventina-trentina di studentesse, 24 ore di lezione di educazione fisica saranno dedicate alla difesa personale. A coppie o singoli, impareranno a parare i colpi, reagire a eventuali offese, riconoscere dalla semplice osservazione i segnali di una minaccia in avvicinamento. Il progetto è stato approvato durante lo scorso anno scolastico ed è frutto di un accordo tra alunne, genitori e docenti di scienze motorie.
Tutto parte da una richiesta arrivata da due quarte ginnasio, oggi quinte. «Due classi con una buona predisposizione agli esercizi a corpo libero – spiega la prof Paola Gianera – che ci hanno chiesto se fosse possibile introdurre corsi di difesa personale. Abbiamo parlato con le loro famiglie che si sono dimostrate entusiaste della possibilità. Anche per tutte le notizie che arrivano dai mass media sulle aggressioni alle donne. Così abbiamo messo in piedi questa nuova offerta formativa». Favorevoli sia l’ex preside, Innocente Pessina, che il neo-dirigente scolastico in carica da settembre, Domenico Guglielmo. Anche le ragazzine più timide delle due classi sono state conquistate subito dalla novità. «Sapere come reagire in una situazione di pericolo non solo è rassicurante ma stimola l’autostima», continua la docente.
Il corso sarà tarato su un’età media di 15 anni. «Non vogliamo formare delle bodyguard – aggiunge Paola Gianera – ma fornire le basi per aumentare la loro consapevolezza in caso di emergenza». Il progetto pilota scatterà a breve. Il Berchet ha lanciato un bando per selezionare un istruttore «di particolare e comprovata qualificazione professionale». La scelta sarà effettuata nei prossimi giorni. I genitori hanno già firmato le autorizzazioni. «Ci sono stati i consigli di classe – racconta Paola Gianera – e c’è già un tam tam tra mamme e papà che vorrebbero queste lezioni anche nelle classi dei loro figli. Ci sono colleghi che si chiedono perché le loro scuole non ci abbiano ancora pensato. Ma questa idea è partita da delle ragazze in gamba che hanno capito che la scuola può venire incontro alle loro esigenze». Per esempio, sempre durante le lezioni di scienze motorie, il Berchet da anni è una delle poche scuole a poter garantire lezioni di scalata grazie alla sua parete d’arrampicata alta 12 metri. Nel progetto, alle due classi si sono unite anche una prima e una terza liceo classico. Per un totale di tre corsi da 8 ore. Molte studentesse auspicano per il futuro un ampliamento del progetto. Chissà se tra tre anni, all’esame di maturità, le ragazzine di quinta non porteranno una bella tesina su come mettere ko i lestofanti.