Saranno gli esiti del tossicologico sulla ragazza che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro a chiarire cosa sia veramente successo la notte di Capodanno. La ventenne sostiene di essere stata drogata e di ricordare solo in parte di essere entrata in camera da letto del residence con un uomo che la mattina dopo le avrebbe confessato di avere avuto un rapporto con lei. La serata era iniziata in un locale in zona Navigli, dove aveva conosciuto un uomo, identificato subito dagli investigatori come un trentacinquenne di nazionalità ecuadoriana. Ha spiegato di essersi poi svegliata la mattina successiva all’interno della camera da lei affittata nel residence, accanto a lei c’era quell’uomo che poi si sarebbe allontanato velocemente dicendole di aver avuto un rapporto sessuale con lei.
La vittima ha riferito ai carabinieri di non ricordare nulla di quanto accaduto e di sospettare di aver ingerito inconsapevolmente sostanze stupefacenti. Gli investigatori ipotizzano che dentro il cocktail bevuto dalla ragazza potessero esserci benzodiazepine, la cosiddetta droga dello stupro.
Al momento l’uomo non è stato indagato, perché per la procura il caso non ha contorni definiti. La Mangiagalli ha dimesso la giovane con una prognosi di qualche giorno. Gli investigatori stanno cercando testimoni che possano aiutarli a ricostruire il momento in cui la giovane è entrata nel residence.