
Entro novembre 2022 saranno eseguiti lavori anche al liceo Beccaria
Milano, 20 settembre 2017 - Liceo breve, il Beccaria è pronto a fare da apripista fra i licei statali milanesi. Ieri nuova riunione della commissione, che sta lavorando alla sperimentazione da un anno e mezzo, già prima dell’iniziativa promossa dal Miur. Candidatura e progetto alla mano, si attende ora il bando del Ministero, poi il piano nella sua interezza verrà presentato in consiglio d’istituto e al collegio docenti per l’approvazione finale.
L’obiettivo? «Iniziare con la prima classe già dal prossimo anno», sottolinea il dirigente scolastico, Michele Monopoli. La molla che aveva dato il via all’ipotesi del liceo classico quadriennale era stata fatta scattare in primis dalle famiglie. «Ci sono arrivate diverse richieste anche dopo esperienze all’estero, dove hanno saputo che altri ragazzi europei a 18 anni possono iniziare il percorso universitario – spiega il dirigente scolastico –. E i nostri stessi studenti hanno dimostrato in più occasioni di essere pronti». A giugno il Beccaria aveva portato al traguardo col massimo dei voti Ludovica Medaglia, anticipataria per merito.
«Ci sono stati anche tre studenti che hanno frequentato il quarto anno all’estero e non sono rientrati». Lo sguardo è a un liceo più internazionale. A Milano, fra le private, ha corsi quadriennali attivi per l’indirizzo classico e scientifico il Collegio San Carlo, che ha già accompagnato tre quarte alla maturità. Con il prossimo bando del ministero, cento scuole statali, fra licei, istituti tecnici e professionali, potranno dare il via alla sperimentazione di un corso di studi abbreviato in una sola sezione di massimo 25 alunni. Se l’ipotesi era stata vagliata anche da altri licei milanesi, ma dopo aver «spaccato in due» consigli di istituto non ha passato il voto dei prof, al Beccaria è stata creata una commissione ad hoc per entrare nel merito. Le linee guida per avviare la macchina ci sono già. «Il progetto si basa su una didattica integrata, sono previste compresenze – continua il dirigente scolastico -. L’organico non viene ridotto, ma mantenuto. Si tratta di un rafforzamento dell’offerta, non di una sua contrazione».
Potenziamento linguistico, progetto Clil (una materia insegnata in lingua inglese già dal terzo anno), laboratori e flessibilità oraria: per esempio scienze motorie prevedrebbe un’ora anziché due alla settimana e sei giornate sportive diversificate, come la giornata sulla neve. «È prevista anche un’area di opzionalità: insieme a storia e filosofia, si potranno prevedere ore di diritto ed economia. Non saranno sacrificati gli studi umanistici», continua Monopoli. «Lo sviluppo dei programmi sarà più vicino ai nostri tempi, per sviluppare una maggiore consapevolezza – sottolinea il preside -, il liceo breve sarà un terreno di sperimentazione per migliorare la didattica e la programmazione. Noi siamo pronti, mancano solo alcuni passaggi, ma l’obiettivo è partire con la prima classe già dal prossimo settembre».