Battezzata la sede Il resto verrà

Frutto di caparbietà, passione e amore. Così il sindaco Augusto Moretti ha definito il taglio del nastro con il quale la Casa di comunità è stata consegnata alla città nella sua sede provvisoria in via Matteotti 25. La struttura, che negli anni aveva subìto un inarrestabile declino, dopo una sistemazione messi a disposizione dal Comune è ora in grado di ospitare i nuovi servizi che, secondo le intenzioni, rappresentano solo l’inizio di quella che è stata definita la futura "sanità di prossimità". In attesa che vengano definiti tempi e modalità della nuova sede, del costo stimato in 8 milioni di euro finanziati da Regione Lombardia, in via Matteotti sono già attivati il servizio di guardia medica la notte nei giorni feriali e h24 nei festivi, 4 medici di base, un punto unico di accesso gestito dall’assistente sociale e da un’infermiera di comunità, ambulatori specialistici di dermatologia, diabetologia e oculistica e un ambulatorio infermieristico. È inoltre presente il servizio di assistenza domiciliare di livello base che si occupa della gestione della presa in carico e dell’evasione delle richieste di attivazione e di assistenza domiciliare. Un’altra importante novità è il centro unico di prenotazione dove è possibile prenotare prestazioni specialistiche per ogni sede. All’interno della struttura sono inoltre presenti il punto prelievi, il punto tamponi, il centro vaccinale, i programmi di screening per l’epatite C e l’unità operativa Cal Dialisi. "Importanti – sottolinea l’assessora Beatrice Rossetti – anche le relazioni tra gli operatori della Casa di comunità, le assistenti sociali del Comune e il terzo settore".Valeria Giacomello

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