I comitati “anti-vasca“ sono pronti a un nuovo presidio, colorato e pacifico, nel parco pubblico di via Papa Giovanni XXIII, a lato del civico 43. Dopo quelli in via Aldo Moro (nella foto) di questi giorni, domani mattina (dalle 9 alle 12) soprattutto gli abitanti del limitrofo Supercondominio torneranno a difendere la loro salute e gli alberi dell’area verde, che saranno per una buona parte tagliati per i lavori su entrambe le sponde del Seveso. La prossima settimana viene considerata "cruciale" per le sorti del parco, che potrà essere "ingabbiato" dalle reti di cantiere. La sua chiusura ai cittadini significherebbe la partenza dei lavori. Tutto questo rappresenterebbe un rischio igienico-sanitario importante: "Ci preoccupano molto questi primi lavori – spiegano Matilde Minella, portavoce del Comitato “No Vasca“, e Arturo Calaminici, rappresentante del coordinamento “Torrente Seveso“ –. I rischi sanitari deriverebbero dalle acque inquinate, dai fanghi contaminati con i metalli pesanti delle acque reflue e dalle polveri con agenti patogeni che saranno alzate nell’aria dal rimaneggiamento del Seveso. Le sue acque non sono mai state trattate e depurate". Giu.Na.

Cronaca

I comitati “anti-vasca“ sono pronti a un nuovo presidio, colorato e pacifico, nel parco pubblico di via Papa Giovanni XXIII, a lato del civico 43. Dopo quelli in via Aldo Moro (nella foto) di questi giorni, domani mattina (dalle 9 alle 12) soprattutto gli abitanti del limitrofo Supercondominio torneranno a difendere la loro salute e gli alberi dell’area verde, che saranno per una buona parte tagliati per i lavori su entrambe le sponde del Seveso. La prossima settimana viene considerata "cruciale" per le sorti del parco, che potrà essere "ingabbiato" dalle reti di cantiere. La sua chiusura ai cittadini significherebbe la partenza dei lavori.
Tutto questo rappresenterebbe un rischio igienico-sanitario importante: "Ci preoccupano molto questi primi lavori – spiegano Matilde Minella, portavoce del Comitato “No Vasca“, e Arturo Calaminici, rappresentante del coordinamento “Torrente Seveso“ –. I rischi sanitari deriverebbero dalle acque inquinate, dai fanghi contaminati con i metalli pesanti delle acque reflue e dalle polveri con agenti patogeni che saranno alzate nell’aria dal rimaneggiamento del Seveso. Le sue acque non sono mai state trattate e depurate". Giu.Na.

Battaglia no vasca: "Via il verde per i lavori sul Seveso. Rischio igienico-sanitario"

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