GIAMBATTISTA ANASTASIO e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, arriva il bando per dare una casa agli sfollati della Torre dei Moro

Aler è pronta. Può partecipare all'assegnazione chi è rimasto senza un tetto negli ultimi 3 anni a causa di una calamità

I residenti della Torre dei Moro di via Antonini, il grattacielo che ha preso fuoco

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Milano - Aler Milano è pronta a pubblicare un bando riservato alle famiglie che negli ultimi 3 anni hanno perso la casa a causa di eventi del tutto eccezionali quali incendi, esplosioni ed altre calamità. È questa la strada individuata dall’assessorato regionale alla Casa e dall’Azienda lombarda dell’edilizia pubblica per dare un tetto a quanti lo hanno perso durante il rogo che lo scorso 29 agosto ha avvolto il grattacielo di via Antonini – anche noto come la Torre dei Moro – e che in questi 5 mesi non hanno trovato una sistemazione alternativa. Il bando sarà pubblicato a giorni, l’obiettivo dichiarato da Aler Milano è pubblicarlo entro domani, e resterà aperto per un mese. Un provvedimento straordinario, quello appena messo a punto, con un solo precedente: se ne adottò uno simile dopo l’esplosione che nel 2006 distrusse un palazzo al civico 7 di via Lomellina provocando la morte di quattro persone, tra le quali un bambino.

Con il bando in fase di pubblicazione si metteranno a disposizione tra i 20 e i 30 alloggi pubblici dislocati nelle vie Fratelli Bronzetti e Giovio. Un numero non enorme ma ponderato in base a quella che sarà la richiesta reale: solo martedì, infatti, una delegazione degli inquilini della Torre dei Moro ha incontrato i vertici di Aler in quel di viale Romagna proprio con l’obiettivo di capire quali potessero essere l’interesse e la risposta ad un avviso pubblico di questo tipo da parte delle famiglie. Un incontro che ha fatto seguito ai sopralluoghi organizzati una settimana fa. A 5 mesi dalle fiamme, ecco l’accelerata. Nel dettaglio, gli appartamenti saranno proposti in affitto a canone concordato e saranno assegnati in via prioritaria alle famiglie più numerose.

Si tratta, in molti casi, di alloggi che purtroppo necessitano di lavori e l’assegnatario potrà scegliere se provvedervi da sé o se delegarli ad Aler. Nel primo caso l’inquilino sarà rimborsato della spesa sostenuta per la sistemazione dell’appartamento attraverso uno sconto sul canone di affitto. Nel secondo caso i tempi per l’assegnazione si faranno inevitabilmente più lunghi. Non ci saranno requisiti restrittivi basati sul reddito Isee, come avviene di solito per l’assegnazione delle case popolari. Come detto, il requisito principe sarà, invece, l’aver subìto la perdita della casa per una calamità, per un evento eccezionale, negli ultimi tre anni.

«Siamo grati alla Regione Lombardia – commenta Mirko Berti, portavoce dei residenti della Torre dei Moro – perché ha pensato ad un provvedimento per aiutarci, non vincolandoci a fasce reddituali né ad altro. In attesa del bando abbiamo già potuto visitare alcuni alloggi di proprietà di Aler in via Fratelli Bronzetti, in viale Coni Zugna e in via Giovio. Ieri (martedì per chi legge, ndr ) siamo stati nella sede Aler di viale Romagna dove ci è stato illustrato il bando. E – assicura Berti – c’è stata massima disponibilità, da parte dei funzionari, a venire incontro alle esigenze di ciascuno di noi". Al momento, delle 80 famiglie residenti nel grattacielo di via Antonini, meno di 10 sono ancora alloggiate all’Hotel Quark, mentre una quarantina ha trovato sistemazione nel mercato libero. Le altre sono ospitate da amici o da parenti, anche fuori regione, oppure vanno avanti con affitti brevi cambiando dimora ogni mese.

«Circa 15 nuclei potrebbero partecipare, ora, al bando regionale – fa sapere Berti confermando così quella che sarà la dimensione del provvedimento in via di pubblicazione –. Altre famiglie, per l’esattezza quelle che hanno i requisiti per accedere agli appartamenti in regime di social housing messi a disposizione dal Comune in via Antegnati, aspettano la consegna delle chiavi entro aprile". In questo caso i requisiti sono quelli relativi alle soglie di reddito e al non possesso di una seconda casa su tutto il territorio nazionale. Quanto agli aiuti economici, solo settimana scorsa sono stati liquidati agli inquilini i primi contributi del Comune – 500 euro per ogni famiglia –, soldi relativi allo stanziamento di 400mila euro deliberato dalla Giunta milanese lo scorso 17 settembre. A questa tranche se n’è aggiunta una seconda, pari a 126mila euro non ancora liquidati. La speranza delle famiglie di via Antonini resta, ovviamente, quella di poter rientrare nella Torre dei Moro il prima possibile.