Bancario colpito da un pugno: non si può arrivare a tanto

L’impiegato aggredito da un cliente: "Sporgerò querela, è un atto dovuto. Dovevo misurargli la temperatura, ma ha cercato di prendermi a calci"

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di Alessandra Zanardi

Il setto nasale per fortuna non è rotto, "tutto sommato sto abbastanza bene". Restano i postumi, anche mentali, di un’aggressione violenta quanto insensata. "Di certo sporgerò querela, mi sembra un atto dovuto, anche per lanciare un segnale: non ci si può permettere di andare in giro a picchiare la gente". È un 55enne di San Colombano al Lambro l’impiegato della Banca Intesa di Melegnano e sindacalista della Fisac Cgil che l’altro giorno, in filiale, si è preso un pugno in faccia da un cliente che non voleva esibire il green pass. "Il green pass? In realtà non ho neppure fatto in tempo a chiederglielo. Quando gli ho detto che era necessario rilevare la temperatura, ha caricato il destro e mi ha colpito al volto - racconta la vittima -. Non era molto alto, ma di corporatura robusta. Di certo aveva la mano pesante".

L’aggressore, un 64enne di Melegnano, è arrivato in filiale alle 11 "e ha cercato di bypassare la fila, dove c’erano già alcune persone in attesa - spiega il bancario -. L’ho raggiunto e gli ho parlato con gentilezza. Lui per tutta risposta mi ha detto di non rompere". Subito dopo è arrivato il colpo. "Ho visto le nocche della sua mano avvicinarsi al mio naso, poi sono finito a terra. Lui allora ne ha approfittato per cercare di prendermi a calci. Uno dei clienti presenti in quel momento ha tentato di aiutarmi bloccandolo da dietro, ma è caduto a sua volta a terra". Il personale della banca ha subito dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di San Donato che procederanno a denunciare l’aggressore, non appena raccolta la querela della vittima. I militari hanno anche acquisito i filmati delle telecamere dell’istituto di credito, per ricostruire tutti i dettagli dell’accaduto. Dopo l’aggressione "quel signore è rimasto all’interno della banca, per altro senza mascherina, e nemmeno si è scusato. Non sembrava pentito. Forse è arrivato in filiale già con l’intenzione di mettere le mani addosso a qualcuno. Ed è stato meglio che se la sia presa con me, piuttosto che con qualcuna delle mie colleghe". Il paradosso è che il 64enne era in possesso di un regolare green pass.

Per la vittima, medicata al pronto soccorso del Predabissi, la prognosi è di dieci giorni. Anche il cliente finito a terra è stato accompagnato in ospedale per accertamenti. L’episodio s’inserisce in un contesto più generale, dove c’è chi mal digerisce i controlli anti-Covid negli uffici pubblici, dalle poste ai municipi. "La maggior parte dei clienti della banca è favorevole a queste verifiche - spiega il lavoratore -. Ogni tanto qualcuno manifesta contrarietà, ma finora nessuno era arrivato a tanto".

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