FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Bambini disabili e diritto allo studio, l’appello della mamma di Thomas: “Caro ministro, venga a conoscerci”

Trezzano, Raffaella Salvatore: a scuola i nostri figli hanno bisogno di continuità

L’undicenne Thomas con l’amata insegnante di sostegno Chiara Nanti e l’educatore Alessandro Placensa

L’undicenne Thomas con l’amata insegnante di sostegno Chiara Nanti e l’educatore Alessandro Placensa

Trezzano sul Naviglio (Milano) – "I nostri figli non impareranno la storia, la matematica. Il loro percorso scolastico deve essere necessariamente un altro. Hanno bisogno di stabilità e serenità, di punti di riferimento". Raffaella Salvatore è la giovane mamma di Thomas, un bambino autistico di 11 anni. Sulle nostre pagine, all’inizio dell’anno scolastico, aveva denunciato la mancanza dell’insegnante di sostegno per il figlio, a causa della lenta burocrazia ministeriale per le assegnazioni dei docenti. Solo dopo molti giorni, la maestra Chiara Nanti era tornata in classe, vicino a Thomas, un bambino con bisogni speciali con cui l’insegnante, in sinergia con l’educatore Alessandro Placensa, aveva iniziato da tempo un percorso complesso e utile all’undicenne per fare progressi e sentirsi al sicuro.

"Una stabilità che è venuta a mancare per molti giorni – ricorda la mamma –, un periodo destabilizzante: Thomas ha attraversato gravi difficoltà, ho tutto documentato". Raffaella vive in prima persona la complessa gestione di un bambino autistico, spesso sottovalutata "a partire dal Ministero – sottolinea – che segue un sistema di assegnazione dei docenti di sostegno che penalizza prima di tutto i bambini. Questi insegnanti, fondamentali per i nostri figli, vengono collocati per ultimi, dopo tutti gli altri docenti nelle scuole, senza tener conto dell’essenziale continuità didattica di cui hanno bisogno e che il ministro Giuseppe Valditara aveva assicurato quando era venuto a Trezzano ad aprile, per la manifestazione di consapevolezza proprio sull’autismo".

È al ministro dell’Istruzione e del merito che la mamma di Thomas si rivolge, con un appello per incontrarlo: "Vorrei raccontargli – spiega Raffaella Salvatore – le realtà che le famiglie vivono ogni giorno, evidenziando la necessità di cambiare il sistema delle assegnazioni ministeriali. Vorrei far comprendere come il contesto scolastico sia un ambiente psicoeducativo e soprattutto sociale molto importante per i bambini fragili. La scuola, nel nostro caso l’istituto Franceschi, mette in campo grandi sinergie, per questo bisogna aiutare i plessi e i piccoli che hanno bisogno di stabilità. Le famiglie, con tutte le difficoltà sociali che già devono affrontare, chiedono semplicemente che i propri figli possano trovare un punto fermo almeno nel diritto all’istruzione".