Baggio, 'La Posteria' chiude: "È mancata la valorizzazione della zona"

Lo sfogo della titolare: "Ho fatto il possibile, ma non ce la faccio più"

Anna Merlino ha gestito con impegno 'La Posteria nel borgo'

Anna Merlino ha gestito con impegno 'La Posteria nel borgo'

Milano, 28 luglio 2019 - Dimenticate la pasta e il vino sfusi, la verdura, i formaggi, il miele e il riso in arrivo dal Parco agricolo sud Milano ma non solo. Pure i salumi e le carni confezionati da piccoli produttori e le creme per il corpo realizzate da monache di clausura. «La Posteria nel borgo», bottega di quartiere in via Forze Armate 403 chiude i battenti. Neanche ha fatto in tempo a soffiare su quattro candeline, che avrebbe spento il prossimo novembre: «Troppe spese, poche persone che comprano, sempre più supermercati nella zona. Così non riesco ad andare avanti», dice sfiduciata Anna Merlino, la titolare 61enne, rimasta sola a gestire questo negozio di vicinato (prima era affiancata dalla socia Laura Leoncini) da più di due anni e ora sommersa dalle difficoltà economiche.

«Ho fatto il possibile ma non ce la faccio più: a fine mese non solo il guadagno è pari a zero ma ci rimetto pure, dopo aver investito tutti i miei risparmi in questa attività. Affitto, utenze e merce mi costano 5mila euro al mese. Il mese scorso ne ho incassati 2.200. Mi sarei aspettata una valorizzazione diversa di queste strade, le più antiche di Baggio, e magari la pedonalizzazione di questo tratto così caratteristico, con le botteghe, le case storiche, le ceramiche sui muri, Sant’Apollinare vecchia e il suo famoso organo... Invece niente. Sarebbe stata un’occasione per assaporare la vita semplice, senza frenesia, che invita a fermarsi e a instaurare legami. Ho anche lanciato una raccolta fondi, invano». Sfuma così il sogno di far risorgere un negozio alimentare «alla vecchia maniera», la Posteria, «come un tempo si chiamava la bottega che portava in città i prodotti della campagna, a chilometro zero o da altre regioni, rispettando la stagionalità», sottolinea la titolare. La mente corre ai tempi felici della nascita dell’attività, nel 2015, dopo che la signora Merlino e la sua socia vinsero, con altri aspiranti imprenditori, il bando del Comune «Tra il dire e il fare» che metteva a disposizione 3 milioni di euro per avviare nuove imprese nelle periferie. Ma pure a dicembre 2017, quando alla festa «Luci a Baggio», il sindaco Sala visitò La Posteria.

Ora resta la tristezza. «Io ci ho messo il cuore. Ho lasciato il mio vecchio lavoro da impiegata per lanciarmi in questa attività e ora sono davvero triste per la chiusura, ma è inevitabile», conclude Anna Merlino. Cosa farà, adesso? «Mi dovrò reinventare. Magari proverò a vendere i miei prodotti nei mercati». Ieri ha salutato i clienti dal vivo e con un post su Facebook: «L’avventura de La Posteria finisce. Grazie a tutti quelli che hanno apprezzato il mio lavoro». L’affetto non manca. Una risposta su tutte, quella di Ruggero: «Grazie di tutto Anna Merlino. Grazie del coraggio, dei consigli, delle chiacchiere, ma soprattutto grazie per aver regalato al quartiere un luogo come La Posteria».

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