FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Badanti infedeli, false cooperative e associazioni abusive: ecco come difendersi

L'agenzia per la selezione delle assistenti agli anziani: "Selezioniamo i curriculum e controlliamo le referenze. In caso di segnalazioni la persona viene esclusa"

Una badante con la propria assistita

Trezzano sul Naviglio (Milano) - "La certezza che una persona non commetterà mai reati non si può avere, non si può predire purtroppo. Quello che si può fare è ridurre al minimo i rischi, affidandosi a persone competenti, capaci e professionali". I responsabili di “Vitassistance”, agenzia che fa da intermediaria tra la richiesta di badanti e la disponibilità lavorativa, commenta la vicenda di Trezzano: una fragile anziana di 87 anni raggirata dalla badante e da sua figlia che l’hanno convinta a cointestarsi il conto corrente per poi portarle via tutti i risparmi.

"Una storia gravissima e molto triste – aggiungono i responsabili dell’agenzia che ha sede principale a Torino e altre in giro per l’Italia, anche a Milano – Purtroppo non si può mai sapere come si comporterà un lavoratore, ma ci sono accortezze e percorsi specifici per avere a che fare con professionisti e non con tanti che si improvvisano. A partire dalle agenzie badanti. Troppo spesso dietro si nascondono cooperative o associazioni che non sono iscritte all’albo e praticano quindi in modo abusivo e senza requisiti".

I responsabili di Vitassistance parlano di false cooperative che intermediano tra famiglie in cerca di badanti e lavoratrici ma che lo fanno "senza competenza. Noi, così come dovrebbero fare tutti, esaminiamo i curriculum, facciamo colloqui e se riceviamo brutte segnalazioni le badanti cessano di lavorare con noi. Ci occupiamo di tutto, contratto, pagamenti, contributi: tutto. Le false cooperative spesso spingono i lavoratori ad aprire una partita Iva, magari facendo loro seguire dei corsi, senza alcun controllo o monitoraggio. Si tratta, oltre che di concorrenza sleale – ancora i responsabili – di rischio per le famiglie che non hanno alcuna sicurezza. In più, queste cooperative non essendo iscritte all’albo non hanno garanzie economiche finanziarie spendibili, poco capitale sociale".

Quindi, per rischiare il meno possibile di imbattersi in casi di truffatori, è meglio affidarsi ad "agenzie specializzate e in regola con le normative – concludono i responsabili –. Una garanzia sia per chi cerca badanti sia per gli stessi lavoratori. Le richieste sono sempre in crescita". Negli anni, infatti, è aumentata la domanda di badanti per assistere gli anziani (anche in relazione alla pandemia) e, in parallelo, l’offerta lavorativa di chi vuole intraprendere questa professione.