"Azienda in ritardo", ma tutto secondo i piani

Il sindaco Merlotti respinge le accuse di inadempienze rispetto alla convenzione con Cava Campana rilanciate dal gruppo di minoranza

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di Giovanni Chiodini

"Il cavatore è in ritardo nello smantellamento di un impianto che ormai non usa più da quasi un anno ma non è certo inadempiente. Lo ha dimostrato allestendo anzitempo, rispetto al previsto ovvero fine settembre di quest’anno, l’area attrezzata per lo sport e la ginnastica per adulti al Pratone. Inoltre più ritarda e più ci deve pagare un indennizzo". Il sindaco Fabio Merlotti respinge le accuse di inadempienze rispetto alla convenzione in essere con Cava Campana rilanciate sabato dal gruppo di minoranza, nel corso di una manifestazione conclusa davanti alla Croce del presidio. "Innanzitutto occorre sottolineare che Cava Campana non ci deve dare un parco ma bensì deve solo togliere i vecchi impianti di escavazione e piantumare l’area che ha usato per anni e che ora è comunale. Un’area verde che diventerà qualcosa che si potrà chiamare parco tra non meno di cinque anni. Bisogna dare il tempo agli alberi di crescere...". "Un’area verde che, così come si trova, non potrà essere fruita dalla popolazione prima di quella data. E’ distante almeno due chilometri dal paese e per raggiungerla bisogna attraversare una strada provinciale. La si potrà usare quando saranno completate le opere che abbiamo in programma e che contiamo di finanziare col Pnrr, ovvero la messa in sicurezza di una ciclabile che già esiste e che collega il paese a questa zona, illuminata e con tutti i sistemi di sicurezza, anche per l’attraversamento. Un progetto che abbiamo approvato a febbraio". Merlotti accusa le minoranze di irresponsabilità e di accuse pretestuose in merito all’impianto di triturazione degli inerti. "La realtà è che il cavatore ha chiesto preventivamente a Città Metropolitana se per istallare questo impianto serviva o meno la Vatulazione di Impatto Ambientale. Città Metropolitana, e non il Comune, ha risposto che non serve perché un impianto del genere può benissimo coesistere con l’attività estrattiva. Un impianto che gli stessi ambientalisti auspicano: si ottiene del materiale inerte senza dover scavare e ferire ulteriormente il territorio. Quindi nessuna discarica ma un impianto come quelli che già si possono vedere a Cuggiono e a Busto Garolfo, e che non danno affatto fastidio ai residenti". "Non è stata presentata nessuna istanza per la realizzazione di questo impianto" spiega Merlotti. "Le minoranze invece, giocando sulle vecchie paure di trent’anni fa, quando c’era il rischio di riempire il buco della cava con i rifiuti solidi urbani spaventano i cittadini in maniera illogica". "Dire che un impianto di triturazione degli inerti sia pericoloso per la cittadinanza è falso" conclude Merlotti.

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