REDAZIONE MILANO

Avanti tutta con il progetto della Casa di comunità

Il Comune e l’Asst hanno firmato il contratto per il polo sanitario che nascerà in via Brambilla

Contratto fra Comune e Asst firmato in pieno agosto, avanti tutta per il progetto di Casa di comunità al centro polifunzionale di via Brambilla. Ospiterà uno dei poli sanitari territoriali previsti dalla riforma regionale. Il contratto è per un comodato d’uso trentennale. "La struttura – dice il sindaco di Liscate Lorenzo Fucci – non sarà disponibile, io penso, che per il 2023. Ma andiamo avanti, e questo è l’importante. L’emergenza sanitaria e assistenziale, e l’sos medici di base, sono tutt’altro che risolti. Un punto di riferimento fisico d’area è necessario". Firma estiva indispensabile. "In autunno – spiega ancora Fucci – vi sarà una gara a livello regionale per la progettazione dei lavori negli edifici che, da delibere regionali, ospiteranno Case di comunità. Siamo ai progetti, e non ancora ai lavori. Ma per poter procedere occorreva il passo formale della cessione".

Per il polifunzionale di Liscate non saranno, a tempo debito, necessarie grandi opere. "Senz’altro qualche intervento di adeguamento. Vi era già una ipotesi di percorso". Per Liscate un doppio obiettivo raggiunto. La Casa di comunità dovrebbe ospitare medici e servizi sanitari a disposizione di un bacino d’utenza allargato. La scelta regionale conferisce inoltre e finalmente una destinazione al grande complesso del polifunzionale, da molti anni sottoutilizzato. La struttura di via Brambilla ospita locali pubblici, una grande sala riunioni, minialloggi. Da anni l’amministrazione comunale lavorava per una destinazione sociosanitaria, "era, a nostro parere, la sua vocazione". In piena pandemia era decollato, per poi arenarsi, il progetto di collocarvi una struttura residenziale per malati di Covid dimessi dagli ospedali. Tutto si fermò al calo della prima ondata e per problematiche economiche. L’ipotesi oggi è quella di accentrare a Liscate servizi di rilievo: ambulatori medici, infermeria, centro vaccinale, centro prelievi, una guardia medica organizzati in rete. "È sempre più necessario. Il problema dei medici di base morde ancora". Proprio a Liscate, quest’estate, l’ultima emergenza, "il trasferimento improvviso a Milano della nostra unica pediatra. Abbiamo risolto, ma provvisoriamente. È indispensabile un cambiamento radicale della struttura".

M.A.