ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Multato dalle telecamere dell’Area B di Milano ma la sua auto era sul carro-attrezzi

Cerro al Lambro, il racconto del maestro Cazzamali, pittore 90enne di fama internazionale: “La mia macchina diesel viaggiava sul mezzo di servizio verso l’officina”. Con l’aiuto del figlio ha ottenuto l’annullamento della sanzione di 70 euro

Il cartello che annuncia l’ingresso nell’Area B sull’anello stradale esterno di Milano e  Antonio Cazzamali, 90 anni

Il cartello che annuncia l’ingresso nell’Area B sull’anello stradale esterno di Milano

Per approfondire:

Cerro al Lambro (Milano), 14 settembre 2024 – Inchiodato dalle telecamere della Ztl e multato per il passaggio non autorizzato nell’Area B di Milano, l’anello di telecamere anti-diesel sulla cerchia esterna della città. Ma la sua auto, in panne, si trovava in quel momento sul carro-attrezzi.

Antonio Cazzamali, 90 anni il prossimo novembre, residente a Cerro al Lambro, noto come “maestro“ per la sua attività di pittore professionista, racconta così l’equivoco del quale è rimasto vittima, quando si è visto recapitare dal Comune di Milano una sanzione per il transito nella zona a basse emissioni.

“Dopo essere rimasto in panne a Melegnano, ho chiamato il carro-attrezzi affinché portasse la mia auto in un’officina specializzata di Milano per la riparazione”, spiega Cazzamali, proprietario di una Mercedes diesel del 2006. “Un’auto comodissima anche per trasportare i quadri”, commenta l’anziano, che è fra i maggiori rappresentanti della pittura spaziale, con opere esposte in svariati contesti, da Milano a New York, da Roma a Basilea.

“Dopo circa un mese – prosegue – mi è stato recapitato un verbale, nel quale mi si contestava il passaggio del veicolo nell’Area B. L’importo della sanzione, se pagata subito, si aggirava sui 70 euro”. Immaginabile lo stupore. “Ho quindi realizzato che il contestato transito si riferiva al momento nel quale l’auto, trasportata dal carro-attrezzi perché non funzionante, era entrata a Milano per raggiungere l’officina. Incredibile”.

Anche grazie all’aiuto del figlio, l’anziano ha quindi chiesto e ottenuto l’annullamento della sanzione. Le fotografie hanno infatti chiarito che il veicolo era in quel momento agganciato al carro-attrezzi. Tutto risolto, allora? Si, ma resta la perplessità. “Capisco che le telecamere della Ztl possano aver registrato in automatico la targa, ma successive verifiche avrebbero dovuto evitare l’emissione del verbale. Il sistema dovrebbe essere più preciso, per non incorrere in errori come questo”.

Di recente un altro abitante di Cerro al Lambro, Francesco Piazza, insegnante di scuola elementare e consigliere comunale, è rimasto a sua volta vittima di un equivoco legato all’Area B di Milano. Piazza si è visto recapitare due multe, a distanza di pochi mesi l’una dall’altra; in realtà, in entrambi i casi l’auto fotografata dalle telecamere non era la sua.

Il veicolo realmente responsabile dell’infrazione aveva una targa che differiva da quella del signor Piazza soltanto per un numero. Anche in quel caso, era stato necessario avviare tutte le procedure burocratiche per chiarire la situazione e arrivare all’annullamento delle sanzioni.