FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Auto lasciate in deposito Il Comune paga 140mila euro

Raggiunto l’accordo con l’officina Mascolino che reclamava il credito. Si chiude lo scandalo di Trezzano che poteva costare quasi 700mila euro

di Francesca Grillo

È stato definito "lo scandalo di Trezzano" che ha sollevato polemiche e indignazione. Un errore di valutazione e gestione che poteva costare al Comune circa 700mila euro, tanti ne aveva accumulati come debito per le automobili "dimenticate" nei depositi autorizzati.

Si tratta dei veicoli che vengono presi in carico dalla polizia locale, in seguito ad abbandoni o incidenti, e poi parcheggiati nei depositi che ne garantiscono la custodia in attesa del ritiro da parte del proprietario o della demolizione. Ma decine di questi veicoli sono stati dimenticati per anni nei depositi, facendo crescere il debito di giorno in giorno (almeno dal 2006), tanto da far arrivare il conto a quasi 700mila euro per il Comune.

Tuttavia ne pagherà "soltanto" 140mila, grazie a un intenso lavoro e a una sinergia tra segretario comunale Alberto Folli, responsabile dei Servizi economico finanziari Ermanno Zendra, l’Ufficio affari legali, il legale incaricato dal Comune e il comandante dalla polizia locale Antonio Festa.

Dopo un lavoro e una trattativa durata undici mesi, è stato siglato un accordo tra l’Autofficina Mascolino e il Comune, per il versamento più che dimezzato della cifra.

"Con la variazione di bilancio approvata in consiglio comunale, rendiamo immediatamente disponibili i fondi accantonati per far fronte alle richieste – spiega Domenico Spendio, assessore al Bilancio –. Una situazione molto complessa che risolviamo con soddisfazione".

La pensa così anche il sindaco Fabio Bottero: "Abbiamo seguito tutte le procedure necessarie e previste dalla legge. Riconosciamo alla società Mascolino il lavoro svolto per i veicoli, pagando quanto dovuto se avessimo smaltito nei tempi previsti dalla legge".

Nel frattempo, proseguono gli accertamenti interni per individuare le responsabilità della clamorosa dimenticanza. A gennaio non era stata rinnovata la posizione di comandante della polizia locale all’ex numero uno dei ghisa, ora ufficiale in Comando. Al suo posto era subentrato Salvatore Furci, il comandante arrestato per aver piazzato cocaina nell’automobile della collega di Corbetta, per vendicarsi del licenziamento.

Ora, almeno fino a fine anno, il capo è Antonio Festa, 27enne che ha preso in mano la guida di un Comando che cerca riscatto dopo gli scandali.