Milano, multe record: "654 verbali in 45 giorni, ho dimenticato di rinnovare il pass Ztl"

L’imprenditore italo-pakistano Arif Muhammad: "Come faccio a pagarle?". Artusa: non è da Paese civile

Milano, 3 dicembre 2022 - Più di 14 multe al giorno. Ogni volta che quella berlina passava sotto una delle telecamere a guardia di preferenziali e zone a traffico limitato, l’occhio elettronico ne immortalava impietosamente gli ingressi non autorizzati. Così, nel giro di un mese e mezzo, tra il primo agosto e il 15 settembre scorsi, a quella targa sono state associate ben 654 multe da 75 euro l’una. Così tante da riempirci un trolley. Il motivo? Banalissimo: il proprietario del veicolo, titolare di una società di noleggio con conducente, si è dimenticato di rinnovare il pass biennale, scaduto il 31 luglio. E ora il quarantaduenne italo-pakistano Arif Shahid Muhammad si ritrova con un trolley pieno di verbali e quasi 50mila euro da pagare.

L'autista Arif

"Ho aperto la mia azienda nel 2016 e ho due dipendenti – racconta al Giorno –. Sono stato lontano dall’Italia per diversi mesi per assistere mia madre malata in Pakistan e non mi sono ricordato che il pass aveva validità fino al 31 luglio e che dovevo contattare il Comune per rinnovarlo". Durante la sua assenza prolungata, gli autisti hanno continuato a utilizzare l’auto "scudettata", convinti che non fosse cambiato nulla; e di conseguenza hanno infilato una lunghissima serie di infrazioni, tutte uguali. Fino a quando sono iniziate ad arrivare le prime notifiche: "Mia moglie – continua Muhammad – mi ha avvertito subito, ma ormai era troppo tardi". E ora? "Non so proprio come fare", allarga le braccia l’imprenditore. Che poi lancia un appello a Palazzo Marino: "Spero che si riesca a trovare una soluzione: è impossibile per me affrontare una spesa del genere".

Intanto, però, il quarantaduenne si è già rivolto a un avvocato per impugnare le sanzioni al giudice di pace e ottenere quantomeno una sensibile riduzione del numero di verbali da pagare; in casi simili, è accaduto nel recente passato (anche per Area B) che la stragrande maggioranza delle sanzioni sia stata annullata, tenendo conto della buona fede dei trasgressori e della serialità non dolosa, se così si può dire. "Non è una vicenda da Paese civile – va all’attacco Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti –. Come si può multare una persona 654 volte in 45 giorni per lo stesso motivo? È ora di cambiare le regole".

L’associazione di categoria degli ncc ci sta provando su più fronti, a cominciare dalla battaglia legale che presto si chiuderà con un verdetto delle Sezioni Unite della Cassazione. "Bisogna dare la possibilità al multato di rendersi conto del comportamento non corretto, non inondarlo di verbali: le punizioni più dure dovrebbero scattare solo se uno continuasse scientemente a violare la legge". Una sorta di "multa di avviso", altrimenti "viene meno il senso della sanzione e si trasforma il cittadino in un bancomat". E poi c’è l’altro aspetto, quello legato al periodico rinnovo dei pass: "Noi siamo autorizzati dallo Stato, non dal Comune – chiosa Artusa –. Quindi, non dobbiamo dimostrare agli enti locali che siamo legittimati a circolare in determinate aree".

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