
L’aperitivo è diventato aperi-tubo, sul sito è stata creata una nuova sezione per bambini e ragazzi con "attività AntiNoia e AntiVirus"; l’imperativo "restare-a-casa" è diventato "Restare casa", lo slogan della community “Incontrarsi per casa“ creata per mantenere legami e non lasciare da sole le famiglie. Così la Cooperativa Stripes di Rho, attiva in 30 Comuni delle provincie di Milano, Varese, Pavia, Monza e Brianza con 600 lavoratori soci, ha ri-disegnato servizi, progetti e relazioni, durante la pandemia. Le nuove modalità avviate nel contesto emergenziale sono state uno dei progetti illustrati in occasione del Social Innovation Campus.
"Abbiamo scelto da subito di non rimanere fermi, abbiamo provato a immaginare nuovi scenari pedagogici per ‘esserci’ – dichiara la presidente della Cooperativa Stripes, Dafne Guida – è stato uno sforzo consistente, è stato un cambio di paradigma, la scomparsa del corpo e l’avvento dello schermo ci hanno imposto nuovi modelli di relazioni basati solo sulla voce e sulla mimica facciale. Abbiamo capito che non sarebbe bastato portare online alcuni servizi educativi e che invece era necessario ri-disegnare i progetti e proporre attività sorprendenti e innovative". È nata così la Community di 2.200 membri con un palinsesto per interagire con famiglie, bambini, ragazzi, che iniziava al mattino con i consigli dei pedagogisti e si concludeva con le favole della buonanotte. In mezzo c’erano laboratori, momenti di confronto, letture, quiz e “cronache resilienti“. "Siamo riusciti in poco tempo a coinvolgere famiglie e bambini, non solo utenti dei nostri servizi ma anche di tutti i comuni e territori in cui la Cooperativa opera e, addirittura, anche oltre i confini regionali – aggiunge Guida –. Insomma, una Community aperta a tutti, indistintamente, per continuare a custodire le relazioni esistenti ma anche per crearne delle nuove grazie alla rete".
Dal web alla realtà, "ci sono famiglie e ragazzi che si sono conosciuti nella Community e quando è finito il lockdown si sono incontrati in presenza", precisa Matteo Conti, che si è occupato del progetto. Nella sezione delle attività sono stati caricati oltre 200 contenuti tra video e schede, oltre 100 storie e favole "in video" diffuse tramite i canali social. Successo anche per i "viaggi a domicilio" in 3D che hanno portato i ragazzi alla scoperta dello spazio, dell’Antartide e di altri luoghi. E adesso? "La pandemia sicuramente ha accelerato dei processi che forse avevamo già nelle corde, ci ha dato un’opportunità per fare cose nuove – conclude la presidente – questo nuovo approccio per mantenere servizi e custodire le relazioni resterà anche quando torneremo alla vita pre Covid".
Roberta Rampini