
Non riaprirà più il Bar Metropolitana di San Babila. Le serrande sono chiuse dal 27 giugno per decisione di Angelo Bove, 63 anni, "anima" del locale sotto la metropolitana rossa per 40 anni. Aveva iniziato come cameriere, ne era diventato proprietario 35 anni fa. Bove ha passato le scorse settimane a smontare tutti gli arredi di questo bar dove hanno provato a fare un salto anche il presentatore Paolo Bonolis e lo stilista Domenico Dolce, nonché rifugio "sotterraneo" per avvocati, giornalisti e molti commessi del Quadrilatero della moda.
A determinare la sua scelta di dire basta non tanto le contrazioni degli affari nell’era post Covid ma "l’indecisione" sulla sua sorte, legata a "un lungo contenzioso che si trascina da anni con Atm. Per un arretrato che ho poi saldato e per lo sfratto che ho impugnato. C’è una causa ancora in corso. C’è stato accanimento nei miei confronti da parte dell’Atm" la versione di Bove. L’azienda dei trasporti, però, nega "l’accanimento" e spiega che la richiesta di sfratto è arrivata perché "l’affitto non era stato pagato per un anno e nove mesi, a seguito del quale il giudice ha emesso l’ordinanza per il rilascio dei locali". Ora il pensiero non va tanto a lui - "ho avuto la fortuna di aver messo via qualche soldino" - ma ai suoi tre storici dipendenti. E Bove che farà? "Io in pensione non ho intenzione di andarci. Spero di tornare a gestire un locale: è quello che so fare".
A.L.