Milano, Atm condannata: paghe troppo basse (5 euro lordi all'ora) ai vigilantes

La Corte di Appello di Milano: pagare la security 5 euro l’ora è contro la Costituzione, anche se previsto dal contratto nazionale. Atm: non dipende da noi, nuove condizioni migliori

La stazione della metropolitana Porta Garibaldi

La stazione della metropolitana Porta Garibaldi

Milano - Pagare gli addetti alla sicurezza 5 euro lordi l’ora è contrario alla Costituzione, anche se fatto in base a un contratto nazionale firmato dai sindacati. Lo ha stabilito la Corte di Appello di Milano, condannando Atm e un suo subappaltatore nel campo della vigilanza a risarcire per migliaia di euro 4 addetti alla vigilanza della società Ivri, i quali contestavano buste paga di anni passati. Guadagnavano 950 euro lordi al mese lavorando 173 ore su turni notturni da oltre 11 ore ciascuno per sei giorni lavorativi consecutivi seguiti da due giorni riposo. Il tutto in base all’inquadramento nel livello D del contratto collettivo nazionale.

Secondo la sentenza - riportata dall’agenzia LaPresse - si tratta di paghe contrarie all’articolo 36 della Costituzione che garantisce "un’esistenza libera e dignitosa" e stipendi inferiori alla "soglia di povertà". Atm è chiamata in causa "in qualità di committente" fa sapere la società del trasporto pubblico milanese in una nota parlando di nessuna "responsabilità diretta nel rapporto contrattuale che intercorre tra il datore di lavoro (IVRI) e i lavoratori".

"La gara per il nuovo contratto - conclude Atm - prevede che i partecipanti alla gara stessa ‘accettino’ di adeguare l’importo orario riconosciuto dalla sentenza".

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