MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il Salotto di Milano frutterà al Comune oltre 80 milioni di euro all’anno: parola di assessore

Il titolare del Demanio, Emmanuel Conte spiega: l’hôtellerie è molto interessata alla Galleria perché i turisti aumentano. Al pian terreno contratti rinnovati fino al 2031

L'assessore Emmanuel Conte

L'assessore Emmanuel Conte

Milano – “L’introito per il Comune dagli affitti in Galleria Vittorio Emanuele? Auspichiamo di chiudere il 2024 con un introito che va dai 70 ai 75 milioni di euro. La stima più realistica è più vicina ai 75 milioni, dipenderà dall’esito delle ultime gare in programma. Se aggiungiamo il nuovo hotel in Galleria Ciro Fontana potremmo superare abbondantemente gli 80 milioni di euro". Emmanuel Conte, assessore al Bilancio e al Demanio del Comune, fa i conti sugli introiti attesi dal Comune grazie ai canoni di locazione del Salotto dei milanesi e delinea la strategia di Palazzo Marino sugli immobili comunali a due passi dal Duomo.

Assessore, dopo il bando per un hotel nel Palazzo dei Portici Meridionali di piazza Duomo, una nuova gara per un albergo in Galleria Ciro Fontana. Le società di hôtellerie puntano sul centro storico?

"C’è grande attenzione del mondo dell’hôtellerie, una diretta conseguenza del successo di Milano in termini turistici. Il primo trimestre del 2024 ha mostrato che gli arrivi in città sono saliti del 10% rispetto allo stesso trimestre del 2023, che pure era già stato un anno record per numero di visitatori. Nel caso della Galleria Ciro Fontana, il bando si sviluppa su una manifestazione d’interesse per l’immobile arrivata da una società di hôtellerie".

Un bando diverso rispetto a quello del 2022, andato deserto. Perché?

"Quel bando era partito poco prima dell’aumento vertiginoso del costo delle materie prime e dei tassi d’interesse. Un aumento che aveva spiazzato gli operatori economici che guardavano con interesse a investimenti a Milano. Due anni dopo, abbiamo deciso di procedere su una destinazione della Galleria Ciro Fontana che sia solo alberghiera, accogliendo la manifestazione di interesse (per ora il Comune non vuole renderne pubblico il nome della società, ndr )".

Quali sono i prossimi bandi previsti in Galleria?

"I contratti per i piani terra del Salotto sono stati rinnovati da poco, quindi fino al 2031 non lanceremo nuovi bandi o nuove aste, a meno di situazioni eccezionali. Quindi manterremo l’attuale mix funzionale ancora per alcuni anni. Oltre ai grandi marchi di alta moda e agli hotel, infatti, nel Salotto ci sono ristoranti e librerie. Abbiamo previsto anche una serie di nuovi bandi, che abbiamo già annunciato, su spazi ai piani superiori della Galleria. In più c’è una gara per il bar-tabacchi in via Silvio Pellico, oltre ai due già citati bandi per il Palazzo dei Portici Meridionali di piazza Duomo e per la Galleria Ciro Fontana".

A proposito di mix funzionale, le botteghe storiche del Salotto godranno sempre di una corsia preferenziale o il Comune punterà ad aumentare ancora gli introiti?

"Una delibera comunale già prevede il trattamento riservato alle botteghe storiche, che devono avere una storia superiore ai 50 anni di vita in Galleria. Le future gare saranno fatte ai prezzi di mercato nel momento in cui saranno previsti i rinnovi dei canoni di locazione: più precisamente a un prezzo medio degli ultimi tre anni precedenti al rinnovo relativi alla stessa categoria. Ad esempio, la media dei canoni per i ristoranti o per le librerie. È giusto tutelare la presenza storica ma a prezzi attuali".

Nodo morosità. Ci sono attività in Galleria in arretrato sugli affitti?

"Non ci sono particolari criticità. Nella fase Covid è stata data la possibilità ai locatari di rateizzare il pagamento dei canoni. Per alcune attività questa fase di recupero è ancora in corso, come previsto dalle regole fissate dal Comune".