MONICA AUTUNNO
Cronaca

Assalto in banca, preso un rapinatore

Colpo alla filiale della Bpm di via Roma a Cassina de’ Pecchi. Tre persone sono state tenute in ostaggio

di Monica Autunno

Assalto in banca con volto coperto e pistole, due banditi in azione: sequestrano due impiegate e due clienti e poi scappano con 57mila euro. Ma gli è andata male. Una pattuglia dei Carabinieri li ha visti fuggire, ha capito e li ha inseguiti, riuscendo a bloccarne uno. È un 46enne di Cologno, già pregiudicato per rapina e sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Nel borsello aveva le pistole puntate poco prima alla tempia delle terrorizzate impiegate. Addosso, in un sacchetto, il bottino, tutto recuperato. Si cerca il secondo complice. E intanto si indaga. Analogie varie fanno pensare agli inquirenti che il duo possa essere colpevole di altri colpi. Uno ai danni di questo stesso istituto di credito. Altri due a Carugate e a Segrate. Tutto avviene l’altra mattina, in pausa pranzo, a Cassina, e sembra la sequenza di un film. È mezzogiorno quando la coppia di banditi fa ingresso nella filiale della Bpm di via Roma, sotto i portici. I malviventi hanno mascherina e scaldacollo e berretto calato. Uno dei due è disarmato e apre la strada al secondo. Al momento dell’irruzione nei locali vi sono due cassiere e un cliente. Un’addetta viene costretta, pistola puntata alla testa, ad attivare l’apertura dei forzieri. Ma l’impianto di sicurezza richiede 40 minuti. Le due impiegate e il cliente vengono spinti in un locale laterale, tenuti sotto tiro e minacciati. Mentre in banca si consuma il dramma un secondo cliente esita all’ingresso. Non si sa se abbia, da fuori, colto qualcosa che lo ha insospettito. Uno dei banditi rompe gli indugi, lo afferra e lo tira dentro. L’incubo dura dalle 12.10 alle 12.45. Poi i due riescono a impadronirsi dei soldi, e escono di corsa. Proprio in quel momento, davanti alla banca, passa un’auto di pattuglia del Nucleo Radiomobile di Cassano d’Adda. Un lampo d’intuizione deve aver colto i militari, nel vedere i due sconosciuti uscire dalla banca e attraversare a passo svelto la strada.

Scattano l’alt e l’inseguimento. Pochi minuti e uno dei banditi viene fermato. Uno, ma quello "buono". Nel borsello ha due pistole, una a tamburo calibro 38 Smith and Wesson e una Glock calibro 9x21, entrambe con munizioni e matricola abrasa. Nel giubbino, in un involucro di plastica, i 57mila euro appena rubati e 12 fascette da elettricista pronte all’uso. L’arrestato rimane in carcere con l’accusa di rapina aggravata, porto d’arma abusiva e sequestro di persona. All’attivo ha numerose rapine e reati di vario calibro. Sui colpi presunti, indagini in corso. L’ultimo eclatante a Segrate, al Banco di Desio, solo pochi giorni fa. Anche in quell’occasione erano entrati in azione in due. Uno travestito da vigile urbano.