Assago e la lotta a chi occupa i posti disabili: "Multe a tappeto e più controlli"

I genitori si lamentano: non riusciamo a portare i figli a scuola perché i parcheggi sono occupati. L’assessore La Rosa: colpa degli ignoranti

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Assago (Milano) - Pugno duro contro l’inciviltà, tolleranza zero e controlli ancora più serrati. Il Comune dichiara guerra a chi parcheggia senza diritto sui posti dei disabili. "Una questione di rispetto e una vergogna per persone ignoranti – il commento dell’assessore alla Sicurezza Marco La Rosa –. Troppe le segnalazioni di cittadini costretti a portare i figli con disabilità in ritardo a scuola per colpa dei maleducati e tante anche le giuste lamentele di chi vede violato un proprio diritto. Inizieremo a colpire il portafoglio con sanzioni salate e decurtazione dei punti sulla patente: vediamo se così si impara il rispetto dei diritti altrui".

Non solo multe , ma anche campagne di sensibilizzazione: diversi genitori hanno attaccato dei cartelli per "far capire agli incivili che anche un solo minuto di sosta nel posto disabili priva chi ne ha diritto di parcheggiare – racconta Luca Cappellini, un papà sensibile al tema –. Abbiamo messo cartelli e cercato di parlare con questi incivili: purtroppo bisogna dire che l’ignoranza è ancora tanta".

La pensa così anche Patrizia Lai, diretta interessata. "Sono disabile e vedere il parcheggio sempre occupato è frustrante. Bisogna capire che questi posti non sono un piacere che ci viene fatto, ma un diritto. Ci sono persone in carrozzina che hanno bisogno dello spazio di manovra, quindi bisogna lasciare libere anche le strisce zebrate vicine. Ci sono anche tanti malati oncologici o con problemi respiratori che fanno fatica a camminare, chi ha le stampelle. I parcheggi per i disabili – spiega Patrizia – sono studiati con pavimentazioni adeguate alle difficoltà".

Trovare il posto occupato destinato alle persone disabili diventa, anche mentalmente, avvilente, così come "gli ascensori delle metropolitane che non funzionano, le macchine parcheggiate sugli abbassamenti dei marciapiedi – racconta Patrizia –: tanti intoppi che dobbiamo affrontare e che aggravano la nostra situazione".

"Continueremo a combattere contro queste ignoranze – conclude La Rosa –. Ci rivolgiamo anche ai genitori: che esempio date ai vostri figli mettendo la macchina sul posto disabili per non fare venti metri a piedi per accompagnarli a scuola? È con questa mancanza di rispetto che vogliono crescere i propri bambini?".

 

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