
Inizio scuole dell'infanzia
Milano, 7 settembre 2020 - I primi a rompere il ghiaccio, una settimana fa, sono stati i bambini degli asili nido e dei micronidi privati. Oggi è il giorno dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali con i loro 30mila bambini anche se gli inserimenti dei nuovi iscritti continueranno fino a ottobre inoltrato. E c’è chi ancora attende la chiamata dalla scuola. Obbligo di misurazione all’ingresso sia per accompagnatore (uno solo) che per alunno e personale: in caso di febbre superiore ai 37.5 si dovrà fare dietrofront. E vale anche per il raffreddore.
L'assessore all'Istruzione del Comune di Milano, Laura Galimberti, ha voluto essere presente alla riapertura dell'asilo nido del Portello di via Stratos. "Si riprende e credo che siamo l'unica grande citta' d'Italia a riprendere oggi" ha sottolineato -. Ci sono state mille cose da organizzare, ci son percorsi differenziati e degli spazi riservati alle sezioni. Non ci saranno attivita' di intersezione per i bambini e c'e' una grandissima attenzione all'igiene all'ingresso abbiamo deciso, come forma di prudenza, di mantenere il triage che abbiamo gia' sperimentato nei centri estivi".
Educatrici e educatori, con mascherina, visiera e termometro alla mano, accolgono bambini e genitori che arrivano scaglionati rispetto all'orario di ingresso, possibile tra le 7.30 e le 9.30. "Abbiamo chiesto ai genitori di esprimere delle preferenze per quanto riguarda l'orario e abbiamo cercato regolamentare flussi per 10 ingressi ogni 15 minuti" ha spiegato Andreina Cozzi, responsabile del nido.
"Abbiamo deciso di considerare ogni sezione una bolla che sta all'interno del suo spazio - ha aggiunto - e se se una sezione utilizza uno spazio, questo viene poi sanificato. Le linee guida? Sono arrivate un po' tardi. Saremo potuti partire il 14 e ci saremmo organizzati meglio". In merito ai protocolli di intervento in caso di una positivita', si e' espressa invece l'assessore Galimberti che ha affermato come "tutta l'organizzazione sia stata immaginata per gruppi di lavoro e per sezione separate. Quindi, nel caso, chiudera' solo la sezione se c'e' il contagio in atto. Se c'e' solo il sospetto, il bambino viene invece isolato come previsto in attesa dei genitori, poi faranno tutti i controlli con il medico di famiglia". Cosa si intende per caso sospetto? "In questi casi ci sono le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanita'. La febbre e' un sintomo che deve essere considerato, cosi' come la tosse insistente. I genitori stessi devono avere a casa la possibilita' di verificare la salute dei bambini. A casa i genitori dovranno essere responsabili della salute dei bambini".