
"Di qua non esce nessuno". Ore 17.30 di venerdì, ufficio postale di corso Sempione. Un uomo, con il volto parzialmente coperto da uno scaldacollo, entra e punta deciso verso una dipendente: le si avvicina e tira fuori un coltello con manico di legno, intimandole di consegnare tutti i soldi in cassa. La donna mantiene la calma, ma nel frattempo riesce a dare l’allarme alla centrale operativa della Questura e ad attirare l’attenzione del direttore di filiale: l’obiettivo è quello di tenere impegnato il più possibile il bandito, così da fare in modo che rimanga lì fino all’arrivo delle forze dell’ordine. E così accade, per fortuna. Gli uomini dell’Ufficio prevenzione generale della Questura si materializzano nel giro di pochi minuti: l’uomo se ne accorge e si volta di scatto, indietreggiando e tenendo sempre una mano nascosta dietro la schiena. A quel punto, uno dei poliziotti estrae la pistola di ordinanza e la punta contro il rapinatore, ordinandogli di alzare immediatamente le mani e di mostrare quello che nasconde.
Il malvivente esegue senza fare troppa resistenza e butta a terra la lama con la quale poco prima aveva minacciato la dipendente dell’ufficio postale; poi scattano le manette. Dagli archivi di polizia emerge che l’uomo è tutt’altro che uno sconosciuto: è italiano, ha 48 anni e diversi precedenti alle spalle per colpi simili. Ora dovrà rispondere dell’accusa di tentata rapina aggravata. Nessuno è rimasto ferito nel corso del raid pomeridiano.