Area C, ipotesi rincaro: "No" di commercianti e partiti di centrodestra

I Verdi: ok alla riforma. Barbieri (Confcommercio): subito il dialogo, no ai danni alle imprese FdI, FI e Lega: la Giunta Sala penalizza i cittadini delle fasce deboli

Area C

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I commercianti sono sul piede di guerra, i capigruppo del centrodestra si schierano compatti per il "no" mentre i Verdi aprono all’ipotesi di aumento del ticket di Area C da 5 euro a una cifra che potrebbe oscillare dai 7 agli 8 euro. Dall’assessorato comunale alla Mobilità guidato da Arianna Censi, intanto, né conferme né smentite, segno che l’idea di ritoccare il ticket d’ingresso alla Cerchia dei Bastioni è una prospettiva che sarà valutata seriamente alla luce del bilancio comunale per ora in rosso per l’effetto Covid e l’aumento dei costi dell’energia. 

L’anticipazione del Giorno sull’idea di rincaro Area C
L’anticipazione del Giorno sull’idea di rincaro Area C

La bocciatura

Ma ripartiamo da capo. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, boccia l’incremento di Area C: "Siamo consapevoli che le risorse degli enti locali sono limitate. Ma anche imprese e famiglie hanno i conti fortemente in sofferenza: i costi fissi crescenti rappresentano una grande preoccupazione. L’aumento del ticket di Area C da 5 a 7,5 euro? Spero si apra un dialogo al più presto per evitare danni a imprese e cittadini". 

Le posizioni

Sul fronte politico, il capogruppo di FdI in Comune, Riccardo Truppo, è netto: "Milano si è trasformata sempre più in una città classista, elitaria ed esclusiva, ad immagine e somiglianza di una Giunta che non conosce i problemi e le difficoltà dei milanesi. L’uso dei mezzi pubblici è disincentivato dall’aumento della tariffa del biglietto ordinario senza abbattere i costi degli abbonamenti Atm annuali. Se l’atteggiamento di Giunta e sindaco continuerà ad essere così arbitrario, l’opposizione non potrà che essere sempre più inflessibile, a cominciare dalla discussione sul bilancio preventivo 2022". Il capogruppo di FI Alessandro De Chirico, intanto, nota che "l’aumento della tariffa di Area C penalizzerebbe le fasce più deboli della città. Nel caso in cui la maggioranza decidesse di procedere con il rincaro del ticket, in ogni caso, bisognerebbe prevedere abbonamenti per imprenditori e artigiani, costretti a usare l’auto e i mezzi privati per lavorare.  Aumentare la tariffa di Area C per ridurre il traffico e l’inquinamento non è sbagliato in sé, ma non deve penalizzare le categorie produttive. La Giunta, invece, pare interessata solo a far cassa". Duro anche il leghista Alessandro Verri: "Dopo l’aumento del biglietto Atm, vogliono aumentare anche le tariffe di Milano Ristorazione e Area C. I milanesi subiranno una rapina inermi".

Fuori dal coro

 Il capogruppo dei Europa Verde Carlo Monguzzi, invece, non è contrario a un incremento del costo di Area C: "Se la Giunta ha questa idea, faccia una proposta, fornisca tutte le informazioni e i dati e poi ne discutiamo. Da anni chiediamo di riformare Area C e B, ma non per spot, ma con ragionamenti seri e in Consiglio comunale".

 

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