Area B, la protesta dei Comuni dell’hinterland: "Non siamo l’autorimessa di Milano"

Stop alle auto diesel Euro 5, Sesto San Giovanni capofila della rivolta: tutti i pendolari dovranno parcheggiare ai confini, Milano non dà alternative a chi viene da fuori

Infuria la polemica su Area B che entrerà in vigore dall’1 ottobre

Infuria la polemica su Area B che entrerà in vigore dall’1 ottobre

Sesto San Giovanni (Milano) «Sesto San Giovanni e l’hinterland non sono l’autorimessa di Milano". È una condanna senza appello quella che arriva da piazza della Resistenza per l’Area B, che il Comune di Milano ha deciso di attivare in via definitiva dall’1 ottobre. "Si tratta di una zona a traffico limitato con divieto assoluto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e con lunghezza oltre 12 metri – spiega l’assessore comunale sestese alla Mobilità Antonio Lamiranda –. Si impedisce l’ingresso di tutti i veicoli a benzina fino a Euro 2 e dei diesel fino a Euro 5 compresi. Parliamo di mezzi che hanno anche meno di sei anni di vita: la serie Euro 6 inizia a gennaio 2016".

Questione di merito, ma soprattutto di metodo, lamenta Lamiranda. "Non sono contrario al contenimento del traffico, ma quando una misura è così invasiva il sindaco di Città Metropolitana avrebbe dovuto concertarla, magari estendendola proprio a protezione anche dei Comuni. Invece, il provvedimento è stato decisi senza coinvolgere assolutamente i municipi di prima cintura che subiranno gli effetti di questo generale divieto di ingresso a Milano".

Sicuramente ci saranno ripercussioni sul traffico sestese, pronostica l’assessore, "e potremo capire come gestirle solo a sistema di varco Area B attivo. I pendolari con pochi mezzi e male organizzati saranno i primi sui quali cadrà questo pesante provvedimento. Dovranno fermare i loro veicoli nei comuni del circondario milanese, congestionandoli nella ricerca spasmodica di un posteggio. Per nostra fortuna, la sosta a pagamento che abbiamo attivato sui confini proteggerà i residenti". Il "no" è anche per l’aumento di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico. "Se vieti l’uso di determinati veicoli, allora devi favorire l’uso dei mezzi pubblici con tariffe scontate. Invece, il rincaro è stato solo rimandato", aggiunge il sindaco Roberto Di Stefano che non risparmia stoccate. "È facile fare l’ecologista con l’inquinamento degli altri".

Per il municipio sestese, Area B avrà solo ricadute negative: sul traffico, sull’inquinamento, perché aumenterà la circolazione a vuoto delle auto alla ricerca di posteggi liberi sul confine con Milano, sull’economia delle consegne porta a porta e sul portafoglio dei cittadini. "Il disagio più grave, però, Sala lo arreca ai Comuni della prima cintura, incluso Sesto – conclude Di Stefano –. I pendolari che non dispongono di un veicolo in linea con la nuova disposizione saranno costretti a usare l’hinterland come autorimessa per poi raggiungere il luogo di lavoro con i mezzi di trasporto".

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